Chiesa di S.Maria Maggiore

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Diocesi di Noto

Informazioni

STORIA La Basilica di Santa Maria Maggiore, nei pressi di piazza regina Margherita, è stata edificata dopo il terribile terremoto del 1693 che colpì tutta la Sicilia orientale; il suo interno rappresenta una delle testimonianze più significative della cultura artistica tardobarocca e rococò della Sicilia sudorientale. La Basilica fu edificata al fine di accogliere il simulacro del Santissimo Cristo alla Colonna, detto anche “U Viecciu” (il Vecchio), scampato inspiegabilmente alla distruzione della vecchia chiesa presente alla Cava Ispica. Proprio la cappella del Santissimo Cristo fu edificata per prima utilizzando le pietre della vecchia chiesa. Successivamente fu completato anche l’altare maggiore, dedicato a Santa Maria Maggiore e quelli di sant’Anna e san Corrado. La consacrazione avvenne nel mese di marzo del 1725. Nel 1727 un altro sisma provocò il crollo della navata destra, del tetto e di parte della cupola; per questo motivo furono necessari nuovi lavori che durarono un trentennio circa. Il 19 giugno 1763 la chiesa fu consacrata dal Vescovo, quale unica basilica del Comune. Grazie all’insieme di pitture e affreschi, nel 1908 la basilica fu eretta a monumento nazionale. Oggi l’intero gruppo di affreschi è considerato uno dei grandi capolavori pittorici del XVIII secolo in Sicilia al punto che una bozza del quadro centrale raffigurante il nuovo e il vecchio testamento è presente al Louvre di Parigi. DESCRIZIONE L’ ambientazione scenica in cui sorge la Basilica di Santa Maria Maggiore si caratterizza per il magnifico loggiato semicircolare, ideato e costruito da Vincenzo Sinatra, che abbraccia la chiesa stessa in un armonioso spazio che sembra richiamare il modello del colonnato del Bernini a San Pietro. La facciata della chiesa neoclassica ottocentesca è semplice e lineare. Al centro si notano un finestrone architravato, dove è rappresentato su vetro il Santissimo Cristo alla Colonna, ed, ai lati, due statue raffiguranti san Gregorio e santa Rosalia. Al di sopra del portone centrale è presente un grande stemma con la dicitura in latino “De Basilicis haec una est“. Nella torre campanaria, eretta nei primi del settecento, è installata una grande campana ricavata dalla fusione degli ori dei fedeli. L’interno è a croce latina a tre navate divise da pilastri.


Descrizione e/o foto tratte da www.cosmoibleo.com

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