XII - XII (fondazione intero bene) La tradizione popolare secondo cui la chiesa di San Michele a Darzo sarebbe stata fondata in epoca longobarda è da ritenersi fortemente improbabile. In occasione dei recenti lavori di restauro del 2007-2013 sono state rinvenute, infatti, le fondazioni della chiesa d'epoca romanica ad aula unica rettangolare e abside semicircolare, orientata secondo il canonico asse est/ovest. Lungo il perimetro di tale edificio sacro erano presenti alcuni loculi sepolcrali, nei quali sono stati rinvenuti due denari scodellati delle zecche di Verona e di Mantova, databili tra il 1150 e la metà del XIII secolo, che forniscono un terminus ante quem per la fondazione della chiesa. 1450 - 1499 (costruzione campanile) Il campanile venne eretto in una fase successiva a quella dell'edificazione della chiesa romanica, collocabile probabilmente nella seconda metà del XV secolo. 1500 - 1510 (costruzione intero bene) La costruzione dell'attuale edificio sacro risale all'inizio del XVI secolo ed è stata ricondotta, per analogie architettoniche, alle stesse maestranze comacine dirette dal maestro muratore Albertino fu Bernardo Comanedi di Osteno, responsabili della riedificazione della pieve di Condino (1495-1505) (Codroico R., Poletti G, 1995). 1526 - 1526 (decorazione presbiterio) La decorazione pittorica del presbiterio, assegnata dubitativamente a Simone Baschenis, risale al 1526. 1537 - 1537 (menzione carattere generale) La prima menzione della chiesa di San Michele di Darzo si riscontra negli atti visitali clesiani del 1537, nei quali essa viene citata assieme alle altre cappelle soggette alla pieve di Condino. 1597 - XVII (costruzione volta della navata) Oltre l'arco santo, su una porzione di muratura celata dall'imposta delle volte e visibile accedendo al sottotetto, è presente uno scudo nobiliare dipinto e corredato dal millesimo 1597. La costruzione dell'avvolto della navata è da considerarsi, quindi, successivo a tale data. 1619/12/13 - 1619/12/13 (erezione a curazia carattere generale) La curazia di San Michele a Darzo venne istituita il 13 dicembre 1619. 1774/12/18 - 1774/12/18 (trasferimento della sede curaziale carattere generale) Successivamente alla costruzione della nuova chiesa di San Giovanni Nepomuceno, eretta al centro del paese di Darzo tra il 1754 e il 1769, il tempio di San Michele arcangelo perse il titolo di chiesa curaziale. Si ritiene probabile che il trasferimento della sede della curazia sia avvenuto in occasione della benedizione del nuovo tempio (18 dicembre 1774) (incerta). 1837 - 1866 (abbandono intero bene) In seguito alla traslazione dell'altare maggiore marmoreo nella nuova chiesa di San Giovanni Nepomuceno (1837), la chiesa di San Michele venne progressivamente abbandonata e l'edificio conobbe un periodo di abbandono, culminato nei fatti della campagna garibaldina del 1866. 1866 - 1866 (profanazione carattere generale) Durante la campagna garibaldina del 1866 la chiesa venne profanata. 1884 - 1884 (restituzione al culto carattere generale) Il tempio fu restituito al culto nel 1884, dopo essere stato sottoposto a imprecisati lavori di riparazione. 1915 - 1918 (danneggiamento intero bene) Durante la prima guerra mondiale il tempio subì imprecisati danneggiamenti. 1927 - 1928 (restauro intero bene) I restauri del primo dopoguerra furono attuati tra il 1927 e il 1928. In tale occasione riemersero gli affreschi del presbiterio. 1940 - 1964 (riparazione coperture) Nel 1940 furono condotti alcuni lavori di riparazione delle coperture. Contestualmente venne realizzata una tettoia sopra il portale laterale. Nuovi lavori alle coperture vennero condotti nel 1964. 1979 - 1979 (restauro intero bene) Durante la campagna di restauro curata dalla Soprintendenza nel 1979 furono rinnovate le coperture e venne approntato un sistema di drenaggio perimetrale delle fondazioni, a scopo di limitare l'infiltrazione delle acque meteoriche. 2005 - 2005 (restauro intero bene) Nel 2005 venne attuato un intervento di deumidificazione mediante inserimento di barre polarizzate all'interno della muratura su tutto il perimetro della chiesa e asportazione dell'intonaco interno per un'altezza di 1.30 cm da terra, con conseguente messa in opera di intonaco di sacrificio per l'assorbimento dei sali di risalita. Fu inoltre approntato un cunicolo esterno su tre lati della chiesa per tutta la lunghezza della navata e scarico delle acque in fosse drenanti a dispersione nel sedime della chiesa. 2007 - 2013 (restauro intero bene) Tra il 2007 e il 2013 l'edificio sacro è stato sottoposto ad una campagna di restauro generale (comprensivo anche degli arredi liturgici) diretto dall'architetto Carla Larenza. Gli interventi sulle strutture architettoniche hanno riguardato: il rifacimento della pavimentazione in battuto di calce; il risanamento delle murature e degli intonaci antichi non decorati; il consolidamento degli elementi lapidei; il restauro della porta d'ingresso e la sostituzione dei serramenti; il controllo e il ripristino dell'attuale sistema di copertura; la messa a norma degli impianti elettrico e idrico-sanitario; drenaggio esterno.
V. Costantino Marini - Storo (TN)