La chiesa di San Nicola Vescovo si colloca nel cuore del piccolo borgo di Cocumola, a pochi passi di distanza dall'omonima Piazza. L'edificio, isolato dall'edilizia circostante da stretti viottoli, si inserisce in un piccolo lotto pseudorettangolare, e con il fronte principale prospetta verso Via Italia Nuova, tratto centrale e carrabile dell'arteria che attraversando Cocumola congiunge i vicini centri di Minervino e Cerfignano. Alla destra del presbiterio si inserisce la piccola sacrestia, dotata di soppalco e di autonomo ingresso dall'esterno, mentre sul lato opposto, al di sotto della torre campanaria, si sviluppa il piccolo disimpegno che conduce al servizio igienico e alla stretta scala che porta al lastrico solare. Sul fianco sinistro dell'edificio, di poco arretrata rispetto al piano della facciata, si dispone invece la torre dell'orologio. La luce, morbida e diffusa, piove all'interno dalle otto ampie finestre del claristorio, dal semplice rosone posto al centro della facciata e dalla piccola apertura absidale. La facciata dell'edificio, interamente realizzata in conci squadrati e levigati di pietra leccese, svetta altissima superando di oltre sette metri il lastrico solare, ed è articolata in due ordini suddivisi in tre settori da lesene sovrapposte. Le corpose trabeazioni includono una cornice fortemente aggettante ingentilita da una teoria di dentelli con pigne angolari, e le lesene, sostenute da un robusto piedistallo, presentano capitelli variamente foggiati: ionici quelli dell'ordine inferiore, tuscanici e compositi quelli dell'ordine superiore. Dei tre semplici portali quello centrale, più ampio, è arricchito dalla presenza di due mensole scultoree poste a sostegno della pronunciata cornice, ed è sormontato da un oculo di modeste dimensioni. In corrispondenza del secondo ordine, il settore centrale è concluso da un timpano triangolare sormontato da una croce, e ingloba al centro un'ampia edicola semicircolare coronata da un arco a tutto sesto, dallo stemma cittadino e da un timpano arcuato. Pianta L'impianto planimetrico, suddiviso in tre navate da tre coppie di massicci pilastri posti a sostegno di arcate a tutto sesto, è orientato quasi esattamente secondo l'asse est-ovest, ed è dotato di un'unica abside semiottagona coperta da una mezza volta a ombrello poggiante su pronunciate lesene a libro. Ciascuna delle navate si articola in quattro campate, l'ultima delle quali, di più antica realizzazione, presenta uno sviluppo longitudinale leggermente ridotto. Coperture Le volte a stella che coprono i due bracci dell'antico transetto sono ingentilite da sottili cornici in stucco e da un motivo floreale a rilievo posto in chiave, mentre quelle delle altre campate laterali, di più recente realizzazione (1906), appaiono prive di addizioni ornamentali. Piccoli elementi decorativi floreali si inseriscono anche al centro della copertura absidale e nel punto di chiave dell'arco trionfale, mentre la nave centrale è mortificata dalla presenza di una copertura piana che ha sostituito l'originario sistema di volte. Pavimenti e pavimentazioni Il pavimento in graniglia di colore grigio e marrone, in verità assai modesto, è articolato in semplici cornici mistilinee che rispecchiano la struttura dello spazio. Decori analoghi di tipo pittorico dovevano adornare le superfici intonacate di pilastri e lesene, oggi ricoperti da successive ridipinture. Elementi decorativi Le superfici verticali e orizzontali risultano interamente intonacate e imbiancate, e l'unica differenziazione cromatica si riscontra in corrispondenza di pilastri e lesene, enfatizzati da una delicata dipintura color paglierino. Cornici mistilinee di semplice fattura individuano i capitelli di stampo tuscanico, i peducci, le ghiere degli archi, il perimetro delle ampie finestre e il basamento di muri e pilastri. Cornici similmente sagomate, ma realizzate in legno, si dispongono sulle pareti laterali dell'abside, a testimoniare la presenza di finestre poi tamponate e forse anche di tele ormai andate perdute. Coperture Il piano di copertura, al quale si accede comodamente dalla torre campanaria, è delimitato da un muretto d'attico, ed è costituito da un manto di tradizionali "chianche" in pietra leccese. Scale Il piano di calpestio della navata, sopraelevato di oltre un metro rispetto all'area circostante, è collegato alla sede stradale da una rampa di cinque gradini, rivestiti in graniglia come il pavimento interno realizzato nel 1938 e posizionati al centro della facciata. Meno accentuato il dislivello in corrispondenza della sacrestia, sopraelevata rispetto alla strada laterale di soli due gradini.
V. Italia Nuova - Minervino Di Lecce (LE)