Chiesa di S.Nicolò

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Informazioni

1150 - 1150 (costruzione intero bene) L'edificazione della chiesa di San Nicolò a Carano risale presumibilmente al 1150. 1193/09/26 - 1193/09/26 (consacrazione carattere generale) Il vescovo trentino Corrado II di Beseno consacrò l'edificio il 26 settembre 1193 1372/12/02 - 1372/12/02 (consacrazione carattere generale) Una seconda consacrazione è ricordata il 2 dicembre 1372. 1515 - 1515 (ampliamento intero bene) L'edificio fu ampliato e ridefinito in forme gotiche nel 1515. 1516 - 1516 (consacrazione carattere generale) In seguito all'ampliamento la chiesa venne nuovamente consacrata nel 1516. 1550 - 1599 (decorazione presbiterio) Nel corso della seconda metà del XVI secolo la volta del presbiterio venne decorata a fresco con figure di angeli reggenti i simboli della Passione. 1572 - 1572 (costruzione campanile) Il campanile venne costruito nel 1572, data che compare sul fronte sud della torre campanaria. 1608 - 1608 (costruzione sacrestia) La sacrestia fu costruita o ampliata nel 1608, come ricordato dal millesimo presente sul suo portale d'accesso. 1722 - 1722 (concessione del fonte battesimale carattere generale) La chiesa di San Nicolò ottenne la concessione del fonte battesimale in occasione della visita pastorale del 1722. 1723/08/26 - 1723/08/26 (erezione a curazia carattere generale) San Nicolò a Carano, già cappella della pieve di Cavalese, fu ufficialmente eretta a curazia il 26 agosto 1723. 1816 - 1816 (ampliamento intero bene) Nel 1816 la navata fu prolungata verso ovest. Contestualmente a tali lavori venne edificata una nuova sacrestia. 1816 - 1816 (decorazione facciata) Nel 1816 don Antonio Longo decorò il timpano della facciata con l'immagine affrescata del santo titolare della chiesa. 1846 - 1846 (ristrutturazione intero bene) Nel 1846 la chiesa subì un intervento di ristrutturazione molto invasivo. I costoloni della volta del presbiterio furono demoliti e venne posata una nuova pavimentazione (a quadrotte bianche e nere nel presbiterio e in pietra calcarea nella navata), causando la rimozione del sepolcro dei sacerdoti che esisteva presso l'altare della Madonna. 1847 - 1847 (costruzione cimitero) Il cimitero fu costruito attorno alla chiesa nel 1847. 1894 - 1894 (ampliamento cimitero) Il cimitero fu ampliato nel 1894; era collegato alla chiesa attraverso il portico un tempo presente in facciata. 1907/06/22 - 1907/06/22 (erezione a parrocchia carattere generale) La parrocchia di San Nicolò a Carano fu ufficialmente eretta il 22 giugno 1907. 1907/06/22 - 1915 (fase preliminare alla riedificazione navata) Successivamente alla fondazione della parrocchia di Carano (1907) il paese si pose il problema dell'ampliamento della chiesa. Nel 1914 il comitato promotore dei lavori aveva ottenuto il permesso alla demolizione della vecchia chiesa, che doveva essere ricostruita secondo un progetto preparato dall'architetto trentino Emilio Paor. Tuttavia lo scoppio della prima guerra mondiale bloccò l'avvio del cantiere. 1922 - 1922 (progetto di riedificazione navata) L'idea dell'ampliamento venne ripresa nel 1922 con la fondazione di un nuovo comitato. Venne allora selezionato un nuovo progetto di ampliamento, redatto dall'architetto roveretano Giovanni Tiella, che si atteneva alle disposizioni date dalla locale Soprintendenza ai Monumenti in merito all'ampliamento. Se da un lato veniva imposto il ripristino dei costoloni della volta del presbiterio e il mantenimento del campanile gotico, dall'altro veniva concessa la facoltà di demolire la vecchia navata, che secondo il Tiella si presentava come "un'ibrida oscenità architettonica compiuta nel 1867", fermo restando che l'affresco del Longo presente sopra il portale maggiore doveva essere fedelmente riprodotto sulla nuova facciata. Durante la fase progettuale riemerse la decorazione a fresco della volta del presbiterio, scialbata in epoca imprecisata. Considerato lo stato fortemente compromesso di tali pitture ne fu decisa la copertura. 1925/03/09 - 1926/09/16 (ricostruzione navata) I lavori di ampliamento furono avviati il 9 marzo 1925 con l'atterramento dell'antica navata unica, le cui volte erano pericolanti, e del portico antistante la facciata, documentati da alcune foto storiche reperibili nella bibliografia. Seguì poi l'opera di ricostruzione, condotta in poco tempo da maestranze locali sotto la direzione del muratore Giacomo Mattioli di Ziano. Anche la decorazione interna e gli arredi liturgici furono progettati dal Tiella. 1926/09/16 - 1926/09/16 (consacrazione intero bene) La nuova chiesa a tre navate fu consacrata dal vescovo trentino Celestino Endrici il 16 settembre 1926. 1926 - 1926 (decorazione intero bene) Nel 1926 la chiesa fu decorata internamente ed esternamente. Secondo le disposizioni della Soprintendenza il pittore Camillo Bernardi provvide a riprodurre sulla nuova facciata il distrutto affresco del Longo, mentre la volta della navata centrale fu dipinta a cielo stellato da Giovanni Vanzo di Cavalese su indicazione dell'architetto Tiella. 1927 - 1927 (ristrutturazione cimitero) Il cimitero fu ristrutturato su progetto dell'architetto Giovanni Tiella nel 1927. 1927 - 1927 (decorazione intero bene) Nel 1927 il pittore Carlo Mutinelli di Rovereto eseguì le immagini degli Evangelisti presenti nella navata centrale. 1938 - 1938 (decorazione facciata) La lunetta sovrastante il portale maggiore fu dipinta a fresco da Camillo Rasmo nel 1938. 1992 - 1993 (ristrutturazione intero bene) Tra il 1992 e il 1993 la chiesa fu interessata da vari interventi di manutenzione straordinaria, comprendenti il rifacimento delle coperture in scandole della chiesa e del campanile e la sostituzione dei canali di gronda in rame (lavori svolti dalla ditta Amplatz di Aldino), gli scavi per la canalizzazione delle acque meteoriche e il drenaggio del terreno circostante la chiesa e la sua pavimentazione (ditta Carlo Varesco di Carano). Fu inoltre condotto il risanamento degli apparati lapidei esterni della chiesa e degli intonaci del campanile e dell'abside (ditta De Cian di Albino di Sedico) e vennero rinnovati gli impianti elettrico e di diffusione audio.

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