XIV - XIV (costruzione intero bene) Dall'analisi dei dati storici desunti dalla bibliografia si ipotizza che l'erezione della cappella originaria, successivamente ampliata ed elevata a chiesa parrocchiale, risalga probabilmente al XIV secolo. 1420 - 1421/11/03 (ampliamento intero bene) Una lettera dell'Arciduca del Tirolo Federico IV riporta l'avvenuto ampliamento della primitiva cappella di San Nicolò, come richiesto dagli abitanti del borgo di Melango (antico nome del borgo, poi comune, di Castelfondo) in virtù dei gravi danneggiamenti subiti dalla precedente chiesa pievana di Santa Maria durante gli scontri tra le truppe dell'Arciduca del Tirolo e del feudatario del castello Enrico di Rottemburgo. 1428 - 1432 (ampliamento intero bene) La chiesa viene in questo periodo ampliata e consacrata. 1500 - 1553 (ricostruzione intero bene) Nel corso della prima metà del XVI secolo la chiesa viene riedificata; Weber (1937) riporta un testamento risalente al 1507, in cui Martino Döll, parroco di Castelfondo, legava i suoi beni "alla chiesa che allora era in fabbrica" nominando come esecutore testamentario Bernardino Thun. Lo stesso autore, inoltre, colloca nel 1526 la stesura degli affreschi interni. L'intervento del capomastro lombardo Pietro Carlon nell'anno 1530 è testimoniato da un'epigrafe presso la finestra sinistra del coro. I visitatori vescovili, nel 1537, testimoniarono l'avvenuta ricostruzione di gran parte dell'edificio, completato con gli interventi di Zoan Varenino e del figlio Onego nel 1553, anno in cui viene eretto l'atrio. 1616 - 1616 (lavori interno) I visitatori vescovili ordinarono, in questo anno, di rimuovere un altare laterale posto presso una parete della navata, di collocare il fonte battesimale in fondo alla navata, di apporre le balaustre tra la navata ed il presbiterio. 1709 - 1709 (erezione altare laterale) Su commissione del cancelliere Pangrazio Matteo Widmann lo scultore Pietro Insom erige un altare laterale dedicato a San Giovanni Nepomuceno. 1765 - 1765 (costruzione pulpito ) In questo anno viene realizzato il pulpito, ad imitazione del marmo, dall'artigiano stuccatore Giambattista Inama da Arsio. 1767 - 1767 (demolizione altare laterale) L'altare laterale dedicato a San Giovanni Nepomuceno viene demolito in questo anno. 1873 - 1875 (ampliamento navata) In questi due anni la navata viene prolungata di due campate verso l'ingresso, rendendo necessaria la riedificazione della facciata. 1905/05/22 - 1905/05/23 (danneggiamento intero bene) Si verifica un incendio che provova la distruzione dell'altare del Rosario di Domenico Bezzi da Cusiano, risalente alla fine del XVII secolo; l'edificio subisce danni di lieve entità. 1907 - 1907 (impianto decorativo navata) In questo anno vengono ripristinate le parti dell'impianto decorativo ad affresco andate perdute nell'incendio del 1905. 1970 - 1980 (installazione impianti intero bene) In questi anni vengono installati l'impianto elettrico e l'antifurto. 1991 - 1991 (restauro intero bene) In questo anno viene effettuata un'opera di restauro dell'edificio, su progetto dell'architetto Chiara Zanolini. Viene realizzato un canale di drenaggio perimetrale, si procede alla pulizia degli elementi lapidei e al rinnovo degli intonaci esterni. Alcune aperture quadrangolari nei timpani del campanile vengono murate, le lapidi presenti sul prospetto orientale vengono rimosse, e si procede alla sostituzione del manto di copertura della chiesa e del campanile. L'impianto anti intrusione viene rinnovato.
V. Dante Alighieri - Borgo D'anaunia (TN)