la chiesa di san Nicolò di Varano si trova sul margine orientale del borgo, su un pianoro disposto a mezzacosta, è precedua da un sagrato lastricato in pietra collegato al livello sottostante da un’ampia scalinata. L’edificio con abside rettilinea, orientata verso est, è fiancheggiato a mezzogiorno da un prato bordato di tigli un tempo adibito a cimitero mentre dall’altro si accosta al pendio del sovrastante colle. La facciata a capanna ornata con un portale in arenaria, sormontato da un fregio e cornice rettilinea, denuncia le fasi principali della costruzione della fabbrica. A destra si notano il paramento medievale in filari pseudoisodomi, l’antico portale a tutto sesto, lo spigolo della torre campanaria inglobato nella costruzione. Le parti intonacate, riprese nei recenti restauri, ricoprono la muratura della ristrutturazione seicentesca. Fu realizzato un edificio dalla pianta a croce latina con pseudocupola in corrispondenza dell’incrocio dei due bracci. La partitura architettonica delle pareti è scandita dalla ritmica proporzione degli elementi dell’ordine gigante ionico e dalla cornice rettilinea che lega in un insieme unitario gli elementi dell’ordine subordinato. La volta a botte lunettata che ricopre il vano è concepita come estensione longitudinale di uno spazio centrale a base quadrata raccordato con pilastri dalle facce diagonali ai rettifili delle pareti laterali. Ciò permette una continuità spaziale che si dilata in corrispondenza delle cappelle del transetto, ornate da grandi dossali collocati al centro della parete, in perfetta sintonia con il disegno generale dell’aula, ed esalta il fondale del presbiterio, dominato dall’ancona del pittore lucchese Angelo Puccinelli, datata 1394 Facciata la facciata della chiesa di san Nicolò di Varano è a capanna, fiancheggiata nell’angolo destro dal campanile inglobato nel disegno della pianta. E’ priva di elementi architettonici se si escludono l’ampio portale con cornice in arenaria sormontato dal fregio e la finestra rettangolare che lo sovrasta priva di ogni modanatura. I recenti restauri hanno evidenziato il paramento in pietra della fase romanica distinguendolo dall’intonaco delle parti seicentesche legate all’innalzamento della struttura voltata interna Impianto strutturale l’impianto strutturale è generato da un modulo rettangolare, con la base minore circa un terzo della maggiore, ripartito in tre campate. Quella del presbiterio rettilineo, di poco inferiore rispetto alle altre, è affiancata a sinistra dalla sacrestia, allineata con la muratura esterna, ma di altezza minore. Il vano è coperto da una volta a botte lunettata che si raccorda, nella campata centrale, situata quindi tra l’ingresso ed il presbiterio, con una calotta a sesto ribassato impostata su quattro arcate uguali raccordate da pennacchi angolari. Nella prima campata le spinte della volta a botte sono contrastate due cappelle simmetriche voltate a botte in senso contrapposto e da un modulo minore che contiene a sinistra la torre campanaria già della chiesa romanica e dall’altro fonte battesimale. La campata centrale si comporta strutturalmente come una cupola irrobustita da quattro arcate contrapposte collegate da pennacchi semisferici mentre il presbiterio, fiancheggiato a sinistra dalla sacrestia coperta da una volta a padiglione, è irrigidito da una coppia di catene trasversali collocate sulle reni della volta Pianta la pianta della chiesa di san Nicolò è a croce latina con forte intenzionalità verso la pianta centrale, spazialità decisamente richiamata dalla campata intermedia. La forma quadrata di questo vano, dilatata dalle facce angolate dei pilastri fino ad includere le due cappelle laterali, larghe quanto la navata principale, amplia la spazialità dell’aula ed incornicia il presbiterio mediando le dimensioni. L’apparato architettonico delle pareti, declina la metrica dell’ordine ionico gigante che proporziona gli elementi compositivi subordinati: dall’imposta delle volte delle cappelle minori della navata, ai grandi dossali del presbiterio e del transetto, alle nicchie di svuotamento collocate nelle facce diagonali dei pilastri. L’ordine minore è descritto da una cornice rettilinea al di sopra della quale si aprono specchiature ovali o rettangolari, in alcuni casi, ornate con dipinti Presbiterio il presbiterio rettilineo è dominato dall’importante ancona lignea del Puccinelli, probabilmente già collocata sull’altare della chiesa antica, mutilata in alcune sue parti per inserirla della cornice a stucco tripartita, con bordo in finto marmo, ornata con un festone a foglie d’acanto e sormontata dal fastigio. Al di sopra, nella lunetta della volta, si trova una nicchia dalla calotta a semiconchiglia con la statua marmorea di San Nicola. L’insieme è stato molto alterato dalla demolizione dell’altare originario che, con la sua architettura a gradoni, preludeva e precedeva la scenografia del fondo culminante nel grande stemma sostenuto da due cherubini reggenti i simboli vescovili del patrono. L’antico altare fu demolito e sostituito dapprima con un modesto manufatto in marmo poi collocato nell’oratorio di Ripola e quindi con l’attuale mensa in pietra più idonea alla concezione originaria dell’insieme Struttura la struttura dell’edificio è caratterizzata da due tipi di muratura, quella romanica ad elementi pseudo isodomi rettangolari ben allineati e quella successiva in gran parte intonacata, ma ancora visibile parzialmente nella facciata. Si tratta di una muratura in pietra con materiali eterogenei e di diversa pezzatura, adattati per forma e sommariamente lavorati, dato che dovevano essere ricoperti d’intonaco Coperture la copertura dell’edificio è a capanna su due livelli determinati dalla copertura a calotta della parte centrale, quelle del presbiterio è situata ad un livello inferiore e si conclude con una testata di padiglione. A fianco di quet’ultimo dal lato verso monte, ad un livello ancora inferiore si addossa il volume della sacrestia coperto da una falda inclinata con tastata di padiglione Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell'aula è composto in mattonelle di graniglia di varie tonalità di grigio disposte su file allineate Elementi decorativi l’apparato decorativo della chiesa compone all’interno di una trabeazione grigia, ad imitazione della pietra, con specchiature chiare, dipinti di due epoche successive. La più antica è inserita negli spazi predisposti dall’architettura delle pareti, nicchie, ovali, rettangoli, e sembra coeva con l’ampliamento dell’edificio sia per la data che alcuni riportano, sia per uno dei temi trattati legato alla devozione a San Francesco Saverio canonizzato nel 1632. Gli ornati della volta riconducono, invece, all’ambiente lunigianese della prima metà del secolo scorso. Interessante è anche la decorazione a stucco del cartiglio dell’altare maggiore e, soprattutto nei due altari laterali della prima campata. Qui il tema dei sostegni colonnari del dossale è rielaborato insolitamente in forme di cariatidi a seno nudo nell’uno e pudicamente coperte dall’altro, in entrambi i casi sostengono una trabeazione con fastigio aperto e stemma centrale. La qualità della plastica suggerisce una reinterpretazione piuttosto libera dell’ordine architettonico e dei suoi elementi suggerendo la matrice popolaresca degli artefici Torre campanaria o campanile il campanile è inserito nel disegno della facciata e si allinea con lo spigolo sud occidentale dell’edificio. Si sviluppa su una base quadrate e s’innalza al di sopra della copertura con due celle sovrapposte. Quella superiore, terminata con una cuspide mistilinea, frutto di un innalzamento, è da collegare ragionevolmente con l’ampliamento seicentesco dell’edificio. Più un alto visibile dalla media valle dal Taverone si trova un’antica torre utilizzata oggi come campanile. Probabilmente costruita nel secolo XIV doveva far parte dell’antica rocca malaspiniana che sbarrava l’accesso al borgo
- Licciana Nardi (MS)