La chiesa di Cerro venne edificata nel corso del XIV da coloni cimbri emigrati dalla Baviera in cerca di terreni boscosi. L’edificio venne dedicato a S. Osvaldo Re di Nothumbria, un tempo particolarmente venerato in Inghilterra e Germania. Nel corso dei secoli frequenti furono gli interventi di restauro, rifacimento ed ampliamento, l’ultimo e più consistente dei quali risale al biennio 1830-1832. In tale occasione l’edificio venne ampliato in lunghezza e venne rifatta la facciata nelle forme attuali. Attualmente l’edificio si presenta con facciata a capanna, in stile neoclassico, con orientamento ad occidente. La torre campanaria è situata a lato del fianco settentrionale della chiesa. Impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con quattro cappelle laterali, presbiterio quadrangolare rialzato di cinque gradini, concluso con abside semicircolare. La navata è coperta da una controsoffittatura voltata, in cui si alternano strette volte a botte con decorazione a cassettoni e volte intermedie con lunette laterali; una cupola ribassata su pennacchi sferici si sovrappone al presbiterio; il vano absidale è chiuso da una semicalotta sferica; le strutture voltate, in canniccio intonacato, sono ornate con decorazioni a tempera opera del pittore Pietro Negrini. Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee; manto in tegole di cemento e lastre di pietra della Lessinia. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone; il presbiterio e l’abside sono pavimentato in piastrelle di granito rosso. I prospetti interni sono ritmati da lesene ioniche polistili a sostegno di un’alta trabeazione modanata con fregio iscritto che si sviluppa cingendo l’intero perimetro interno. Buone le condizioni di conservazione dell’edificio. Pianta La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta quadrangolare, rialzato di cinque gradini e di ampiezza ridotta rispetto la navata, concluso con abside emergente a sviluppo semicircolare rialzata di ulteriori sette gradini ed ospitante l’antico altare maggiore. Lungo i fianchi dell’aula si aprono quattro semi-cappelle emergenti, due su ciascun lato e fra loro prospicienti, in cui sono collocati l’altare di S. Giuseppe e l’altare della Madonna del Rosario, sul lato meridionale, l’altare dell’Addolorata e l’altare del S. Cuore (già di S. Bernardo), sul lato opposto. Sul fianco settentrionale della navata, in prossimità dell’ingresso, si colloca la cappella della Madonna della pace. La sacrestia è situata sul lato meridionale del presbiterio; lungo il fianco destro della navata insiste l’oratorio parrocchiale, ospitante al piano terra la cappella feriale. Lungo la parete di controfacciata insiste il soppalco ligneo della cantoria. L’ingresso principale della chiesa, con bussola lignea interna, si apre al centro della parete di facciata, preceduto da un alta scalinata esterna; sul fianco meridionale della navata è presente un’entrata laterale. Facciata Facciata a capanna in stile neoclassico. Orientamento ad occidente. Due coppie di paraste con capitelli corinzi, poggianti su alte zoccolature e reggenti la trabeazione, inquadrano il portale d’ingresso con architrave modanata. Tra parasta e parasta, all’interno di due nicchie sono collocate le statue di S. Osvaldo Re e di S. Bernardo di Chiaravalle, patroni della chiesa. In alto, sopra il portale d’ingresso, una finestra di forma rettangolare illumina l’interno. Conclude il prospetto il timpano, al centro del qual è aperto un piccolo oculo con croce nel mezzo. Sul vertice sommitale, infissa in un supporto litico, campeggia una croce di ferro. Sui vertici laterali due urne acroteriali. Strutture di elevazione Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante in pietra, con prevalenza di conci di pietra calcarea della Lessinia legati con malta di calce. I paramenti esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati. Strutture di orizzontamento e/o voltate L’ambiente dell’aula è coperto da una controsoffittatura voltata, scandita da costolonature trasversali, caratterizzata dall’alternanza di strette volte a botte con decorazione a cassettoni e volte intermedie con lunette laterali, decorate con simulazione di nervature e cornici a decoro policromo. Una cupola ribassata impostata su quattro pennacchi sferici angolari si sovrappone al presbiterio; una semicalotta sferica chiude superiormente il vano absidale. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio collegato ad una centinatura lignea portante, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso, arricchite con decorazioni a tempera opera del pittore Pietro Negrini (successivamente restaurate dal decoratore Licinio Speri). Coperture Copertura a due falde con presunta struttura portante costituita da capriate lignee; orditura secondaria di tipo tradizionale; manto di copertura in tegole di cemento e lastre di pietra calcarea della Lessinia lungo la linea di gronda. Pavimenti e pavimentazioni La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte alternate di marmo rosso Verona e marmo biancone, posate a corsi diagonali, bordata perimetralmente con lastre di marmo rosso Verona. Il piano rialzato del presbiterio e dell’abside presenta un rivestimento in piastrelle rettangolari di granito a grana minuta color rosso e nero (e di color grigio-rosato nel settore anteriore). Prospetti interni L’ambiente interno della chiesa presenta un impianto spaziale ampio ad arioso, il cui insieme è caratterizzato da un’articolata ed elegante composizione architettonica e decorativa. I prospetti interni sono ritmati nella loro scansione geometrica e nell’articolazione volumetrica da lesene ioniche polistili, con basamento in pietra e fusto con decorazione e finto marmo, a sostegno di un’alta trabeazione modanata con fregio iscritto che si sviluppa cingendo l’intero perimetro interno. I prospetti laterali presentano un rivestimento in lastre di marmo. Le pareti sono intonacate e tinteggiate, decorate con un ciclo pittorico realizzato dal pittore Pietro Negrini. Prospetti esterni I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano uno sviluppo sobrio e regolare, sono coronati da una sottile cornice sottogronda modanata a guscia, e sono modulati lungo i fianchi longitudinali della navata dalle emergenze delle cappelle laterali; nel settore superiore dei prospetti si aprono le ampie finestrature che illuminano lo spazio interno. Campanile Torre campanaria adiacente il fianco settentrionale della chiesa. Pianta quadrangolare. Fusto privo di elementi architettonici di rilievo, edificato in blocchi squadrati di pietra calcarea locale a vista. Nella parte sommitale, lati ovest e nord, all’interno di una specchiatura di forma quadrata è inserito un orologio. Cella campanaria ad edicola, caratterizzata da un’apertura a tutto sesto per ciascun lato. Copertura a cupoletta poggiante su un doppio tamburo. Sul vertice sommitale campeggia una elaborata croce in ferro.
V. Don A. Vinco,1 - Cerro Veronese (VR)