Voluta dal vescovo Michele Pignatelli, i lavori per la sua costruzione vennero avviati nel 1683 e terminarono quindici anni più tardi nel 1683. Quando l'edificio crollò si avviò la sua ricostruzione sotto la direzione del progettista Giuseppe Cino. La chiesa fu rimaneggiata tra il 1724 e il 1744 dall'architetto Mauro Manieri, assumendo l’aspetto attuale d’ispirazione neo-classica. L’edificio fu quindi intitolato a Santa Maria della Provvidenza. Il prospetto è diviso in tre ordini e caratterizzato dal portale e dalle quattro nicchie laterali con statue di santi al di sopra del quale si trova centralmente una finestra; la facciata è chiusa superiormente da un timpano. Internamente la struttura si presenta ad aula unica con cappelle laterali e copertura a volta arricchita da decorazioni in stucco. All'interno delle cappelle sono presenti altari barocchi ed opere d'arte varie di artisti locali. Coperture sull'aula volte a spigoli con coperture in coppi; le volte degli altari laterali sono a spigoli mentre il matroneo sovrastante è voltato a botte. Pianta ad aula unica rettangolare con altari laterali e varie pertinenze funzionali. Struttura struttura portante in muratura di pietra leccese di vario spessore. Scale presenti strette scale in muratura che portano ai livelli superiori ed alle coperture. Elementi decorativi la chiesa conserva due acquasantiere, sei altari in pietra leccese decorata tre per lato contenenti tele e statue; pulpito ed organo del 1700, stucchi altari antiporta e coro ottocenteschi. Pavimenti e pavimentazioni in ceramica ottocentesca (1885) di produzione locale, nella navata centrale, e in coccio pesto sui coretti. Nella zona presbiterale in lastre di pietra di Trani. Nelle cappelle e negli altri vani in mattoni di cemento colorato. Infissi sei finestre, tre per lato, in legno di abete tinteggiato.
Piazzetta Baglivi, 31 - Lecce (LE)
