La chiesa, orientata a Ovest, è edificata su una domus ecclesiae, trasformazione di una precedente domus romana dei coniugi Aquila e Priscilla. Dalla primitiva chiesa domestica il culto di Santa Prisca ha acquistato sempre più importanza e di conseguenza l’edificio si è trasformato, ampliandosi e arricchendosi di opere artistiche. Con l’assunzione della forma basilicale a tre navate, la chiesa raggiunse l’ampiezza massima (11 campate) nel 1200, conservando fino al ‘500 la facciata romanica, documentata dalla incisione di Fra’ Santi del 1588. Dopo la riduzione della lunghezza della chiesa nel 1600, alla struttura muraria fu sovrapposta la decorazione barocca e settecentesca, intervento consueto a quei tempi che, pur mutando l’aspetto architettonico, portò ad un insieme armonioso ed equilibrato (volta a botte lunettata della navata centrale e volte a vela delle navate laterali). Nel sec. XVII su progetto di Carlo Lombardi fu realizzata la facciata. Questa, che corrisponde alla navata centrale, ha basamento e coronamento a timpano in travertino; la parte centrale è invece in cortina di mattoni che disegnano lesene binate terminanti in capitelli ionici sotto il frontone del timpano. La chiesa presenta elementi di interesse nella successione delle campate della navata centrale, scandite dalle raffigurazioni di apostoli, angeli e santi e nella zona presbiteriale che, ornata degli affreschi del Fontebuoni (rappresentanti il martirio di S. Prisca e il trasporto delle sue reliquie da parte di papa Eutichiano), costituisce la parte artisticamente più ricca della chiesa. Il fianco destro della chiesa, che prospetta sul giardino, presenta invece un interesse storico-archeologico dovuto alle stratificazioni visibili sulla muratura, sulla quale si possono leggere interventi di epoche e tecniche costruttive diverse (laterizi, elementi lapidei, intonaco pozzolanico, ecc.). Preesistenze La chiesa insiste su un'area archeologica di notevole importanza: mitreo del sec. III, tabernae di epoca romana e cripta. Pianta Pianta basilicale a tre navate con presbiterio rettangolare concluso da abside semicircolare. Facciata La facciata è in cortina di mattoni con basamento e timpano in travertino. Prospetti I prospetti laterali sono in mattoni con intonaco in calce e pozzolana; su ciascun prospetto si aprono tre finestre con vetrate colorate realizzate dal vetraio romano Giuliani. Coperture Le coperture sono in manto di tegole, coppi ed embrici, su pianellato in laterizio, orditura primaria e secondaria in listelli di legno e capriate lignee. Elementi decorativi La navata centrale è affrescata con raffigurazioni di angeli, santi e apostoli mentre l’abside e decorata da scene della vita di S. Prisca entrambe le opere sono di Anastasio Fontebuoni dell’inizio del Seicento. Pavimenti e pavimentazioni Il pavimento dell’aula liturgica è in marmo botticino mentre il presbiterio, rialzato da due gradini, è in marmo trani filetto rosso.
V. di S.Prisca, 11 - Roma (RM)