La chiesa, risalente alla seconda metà del Settecento, fu edificata, su progetto dell'ingegnere napoletano Tommaso Raiola e a cura del sacerdote puteolano Domenico D'Oriano, grazie alle elemosine dei fedeli. La costruzione si è conservata pressochè integra rispetto al progetto originale, con le sue forme agili ed eleganti, tipiche del barocco. La chiesa presenta un prospetto notevolmente movimentato, sia dal punto di vista strutturale per l’andamento curvilineo della pianta, sia dal punto di vista decorativo, per la presenza di modanature aggettanti, cornicioni e lesene. Particolarmente accentuati sono il fastigio, con un frontone curvo spezzato, e il portale in piperno, opera di Domenico Cortese e Saverio Viviano, sormontato dalla statua marmorea dell'Arcangelo Raffaele. L’articolazione dello spazio interno è impostata su una pianta centrale con una profonda abside. La copertura è realizzata da una cupola la cui suddivisione in quattro spicchi è rafforzata da costoloni. La cupola è interamente affrescata. Marmi policromi realizzano un sofisticato decoro. Una bellissima cantoria in legno e oro zecchino sovrasta l'ingresso. Nella chiesa si conservano numerose opere del famoso pittore puteolano Giacinto Diano (1731-1803). Pianta Pianta centrale di forma ottagonale con quattro altari simmetrici e l'altare maggiore nell'abside Coperture Coperture in solai piani in acciaio e laterizi fatta eccezione per l'aula liturgica la cui copertura è realizzata da una cupola in muratura suddivisa in quattro spicchi e completamente affrescata Pavimenti e pavimentazioni la pavimentazione dell'aula è realizzata in mattonelle di maiolica decorate del XVIII sec fortemente deteriorate Elementi decorativi la chiesa presenta numerosi elementi decorativi che di seguito si elencano: l'intera aula liturgica presenta le mura perimetrali interamente rivestiti in marmi policromi; la cupola di copertura è interamente affrescata, così come gran parte della sacrestia coperta da una volta dipinta ad olio avente al centro lo spazio per l'alloggiamento della tela di G.Diano raffigurante l'Arcangelo Gabriele che dona la vista a Tobia (6.70 x 5.10 m) attualmente custodito dalla Soprintendenza; il portale della chiesa è in piperno scolpito del XVIII sec; in facciata è presente la statua marmorea raffigurante San Raffaele Arcangelo del XVIII sec; arricchiscono l'aula quattro altari in marmi policromi intarsiati e l'altare maggiore del XVIII sec; la chiesa ha numerosi dipinti che dopo la chiusura furono presi in custodia dalla soprintendenza o dalla diocesi e che dovranno essere ricollocati: dipinto raffigurante il martirio di S. Caterina d'Alessandria olio su tela m 3.08 x 2.08 di G. DIano del 1758 ( da collocare sull'altare posto a destra dell'ingresso dell'aula); dipinto raffigurante Santa Teresa d'Avilia, olio su tela m 1.20 x 0.75 di G. Diano del XVIII sec ( da collocare a destra dell'altare maggiore); dipinto raffigurante Santa Maria Maddalena, olio su tela m 1.20 x 0.75 di G. DIano del XVIII sec ( da collocare a sinistra dell'altare maggiore); dipinto raffigurante l'Arcangelo Raffaele che mostra il luccio a Tobiolo, olio su tela m 2.45 x 1.80 di Giovan Battista Rossi 1749 (da collocare sopra l'altare maggiore); Dipinto raffigurante l'incoronazione di Maria con gli Angeli custodi e gli Arcangeli olio su tela XVIII sec. Impianto strutturale La chiesa di S. Raffaele Arcangelo sorge su una terrazza naturale e presenta numerosi livelli così caratterizzati: al piano stradale troviamo l'aula liturgica, la sagrestia, gli uffici del parroco ed i servizi igienici. Da un ambiente posto a destra dell'altare maggiore si ha accesso ai livelli superiori raggiungibili anche dall'ufficio del parroco. A detti livelli troviamo la casa canonica e dei locali di servizio che consentono anche l'uscita in copertura. Dall'aula liturgica attraverso una piccola scala in piperno si giunge al sottostante piano dove vi è un salone, delle aule e ambienti wc. Dal suddetto salone si giunge all'ipogeo dove troviamo la terrasanta, con dei piccoli ambienti uno dei quali destinato ad ospitare degli scolatoi.
V. Carlo Rosini 7 - Pozzuoli (NA)