XV - 1478 (preesistenze intorno) Al centro del rione Grammercato o “Prato”, località già nota nel secolo XIII, esisteva una chiesetta dedicata a San Sebastiano e San Rocco, protettori contro la pestilenza, fatta costruire nel 1478 dalla comunità jesina. La zona era nota per le fiere di bestiame, l’artigianato dei cordai e dei canapini e anche per le esecuzioni capitali. XVIII - XVIII (prima edificazione intorno) Nel secolo XVIII venne costruita una chiesetta dedicata a San Sebastiano. Poco lontano sorgeva un’altra chiesetta dedicata a Sant'Eligio ma detta Sant’Alò, nome rimasto fino a poco tempo fa alla zona attigua alla chiesetta stessa. XX - 1955 (costruzione intero bene) Con il sorgere di numerose industrie nella prima metà del ‘900 e con la conseguente espansione edilizia, il quartiere si popolò e nel 1955 divenne parrocchia, istituita da Monsignor Pardini. Fu così iniziata anche la costruzione della chiesa, la prima in stile “moderno” costruita in diocesi, benché priva di navate laterali e campanile. Il progetto è dell’architetto Mariano Pallottini di Roma, ma la grande chiesa, per quanto perfettamente funzionale, risulta ancora incompleta rispetto al progetto originario. 1956 - 1957 (edificazione canonica) Con la chiesa è sorta anche la casa canonica, e progressivamente un complesso di opere pastorali e strutture sociali e sportive tra le più importanti della città. Nel Maggio 1957 venne inaugurata la nuova struttura. 2002 - 2002 (restauro coperture e facciate) A seguito del progetto redatto dall'architetto Luca Schiavoni di Jesi nel 2002, sono stati eseguiti i lavori di restauro delle coperture della chiesa e degli annessi, nonchè il rifacimento della facciata e dei prospetti. La chiesa versava infatti in condizioni piuttosto gravi a causa dei forti degradi del cemento armato a vista, molto evidenti nella parte alta dei pilastri e in tutto il perimetro del cornicione. Nello stesso periodo sono stati anche ritenteggiati gli ambienti interni della chiesa e della sacrestia.
Lg. Grammercato, 10 - Jesi (AN)