Chiesa di S.Valentino

P. San Valentino - Giovo Vedi la mappa

Informazioni

1786/02/15 - 1786/02/15 (erezione a espositura carattere generale) L'antica chiesa di San Valentino di Palù, risalente al 1630 circa e in seguito inglobata nella struttura dell'attuale canonica, fu eretta ad espositura della pieve di Giovo il 15 febbraio 1786. Il cappellano esposto aveva facoltà di battezzare i bambini con l'acqua prelevata dal fonte della pieve di Giovo, di amministrare l'eucarestia e l'estrema unzione; gli era concesso inoltre di seppellire i bambini di stola bianca, cioè quelli minori di sette anni. 1891 - 1894/02/19 (fase preliminare alla costruzione intero bene) L'attuale chiesa di San Valentino fu costruita in sostituzione di quella antica del paese. La decisione di costruire un nuovo tempio dipese, come di consueto, dal fatto che nel XIX secolo la chiesa seicentesca risultava ormai insufficiente ad ospitare l'aumentata popolazione della frazione. Il comitato pro erigenda chiesa fu formato fin dal 1891. Per individuare il luogo in cui far sorgere la nuova fabbrica nel 1893 fu interpellato l'ingegnere Luigi Obrelli, che segnalò sei siti idonei, poi sottoposti alla scelta della popolazione tramite un referendum (26 novembre 1893). La votazione decretò il prato "alla Costa" di proprietà di Pietro Sebastiani, il quale si accordò con la fabbriceria per la somma di 500 fiorini (25 gennaio 1894). Un secondo accordo fu sottoscritto con Carlo Loner, proprietario di una casa che doveva essere demolita per fare spazio al nuovo tempio, il quale vendette per 700 fiorini (19 febbraio 1894). 1894 - 1894 (inizio lavori intero bene) Il progetto per il nuovo tempio fu redatto nel maggio del 1894 dall'ingegnere Luigi Obrelli, che per la facciata ripropose il disegno da lui stesso approntato per la chiesa del Patrocinio di San Giuseppe di Bosentino, da poco ultimata (1888-1893), posizionando questa volta le paraste su alti plinti squadrati. Lo stesso modello sarà riutilizzato dall'Obrelli anche per la facciata della chiesa di San Sebastiano a Folgaria (1899-1902) (ndc). A partire dal giugno successivo si cominciò a scavare le pietre necessarie al cantiere, che fu solennemente inaugurato con la benedizione della prima pietra il 4 novembre 1894. Entro l'inverno fu completata la costruzione del basamento dell'edificio. 1895 - 1896 (costruzione intero bene) Nel maggio 1895 si diede avvio alla costruzione delle murature, portata a termine in soli quattro mesi dalla ditta Francesco Tomasi e Pietro Gregorio Bonvecchio di Povo. La realizzazione delle paraste lapidee della facciata fu assegnata allo scalpellino Pietro Damaggio, che poi cedette il lavoro ad Adamo Dalsant di Trento. Nell’estate dello stesso anno fu posto il tetto con copertura in lastre d’ardesia, mentre le volte in tufo furono realizzate solo nel 1896. 1895 - 1896 (costruzione campanile) Il campanile, pure progettato dall'Obrelli, fu costruito contestualmente alla chiesa dalla ditta Tomasi di Povo, già impiegata nel cantiere del tempio. Il contratto per la costruzione fu firmato il 31 luglio 1895 da Gregorio Tomasi, fratello del già citato Francesco e la struttura fu portata a termine entro il settembre dell'anno successivo. La copertura fu approntata dai fratelli Vito e Fortunato Damaggio. 1897 - 1898 (completamento intero bene) Tra il 1897 e il 1898 l’edificio fu tinteggiato internamente dal pittore Giacomo Depaoli di Lavis e venne posato il pavimento ad opera di Giovanni fu Augusto Tait di Mezzolombardo. 1898/09/11 - 1898/09/11 (benedizione carattere generale) Il nuovo edificio venne benedetto l'11 settembre 1898. 1910/04/28 - 1910/04/28 (consacrazione carattere generale) La chiesa fu consacrata dal vescovo di Trento Celestino Endrici il 28 aprile 1910. 1945 - 1945 (danneggiamento intero bene) Il bombardamento di Valternigo del 1945 causò la rottura delle vetrate della chiesa. 1946/03/01 - 1946/03/01 (erezione a parrocchia carattere generale) La chiesa di San Valentino fu eretta a parrocchia il 1 marzo 1946. 1948 - 1948 (ripartizione locali sacrestia) La sacrestia è stata tramezzata nel 1948. 1954 - 1954 (decorazione intero bene) La decorazione pittorica dell'edificio fu eseguita dal pittore Vittorio Bertoldi nel 1954. 1960 - 1962 (ristrutturazione campanile) Nel 1960 furono eseguiti alcuni lavori di ristrutturazione del campanile. L'intervento, condotto da maestranze locali, consistette nello smontaggio e ricostruzione cuspide piramidale, nel restauro generale delle murature, nella demolizione e ricostruzione in cemento armato del cornicione alla base della cella campanaria e nella tinteggiatura esterna della torre. Nel 1961 venne elettrificato il sistema di movimentazione delle campane e l'anno dopo fu sistemato anche l'accesso alla cella campanaria. 1970 - 1974 (ristrutturazione intero bene) Tra il 1970 e il 1974 l'edificio fu sottoposto a svariati interventi di manutenzione straordinaria. In particolare fu rinnovata la pavimentazione del presbiterio (ditta fratelli Bonvecchio di Ravina, 1970), vennero sostituite le vetrate e fu ritinteggiato il catino absidale; inoltre si procedette al rifacimento delle coperture con la sostituzione dell'orditura grossa e minuta (ditta Luigi Pellegrini, 1974). Contestualmente furono rifatti gli impianti elettrico e luci (ditta Favretto & Bugnato di Cles). 1973 - 1973 (tinteggiatura abside) Nel 1973 venne ritinteggiato il catino absidale. 1998 - 1998 (restauro intero bene) La chiesa è stata restaurata nel 1998. 2002 - 2002 (ristrutturazione campanile) Nel 2002 circa è stata rifatta la copertura in rame del campanile, che versava in stato di avanzato deterioramento. L'intervento, diretto dallo studio tecnico Michele Brugnara, è consistito nello smantellamento e nel rifacimento completo sia della lamiera zincata sia dell'assito sottostante. Contestualmente si è provveduto alla riapertura degli oculi circolari del tamburo, in precedenza tamponati con assi, ai quali sono stati installati dei serramenti con tealio in ferro verniciato e superficie di chiusura in vetro.

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