il complesso ecclesiastico di San Venanzio abate di Cerignano si trova, non lontano da Fivizzano, immerso nell’ameno paesaggio agrario delle colline che delimitano da mezzogiorno la pertinenza della città. E’ inserito in un piccolo nucleo composto dalla torre campanaria e da alcune abitazioni in pietra, una di queste, in particolare, presenta caratteri riconducibili all’edilizia dei secoli XIV-XV. Esse si dispongono a destra della chiesa separate da uno stretto vicolo verso il quale affaccia il fianco dal paramento pseudo-isodomo con tracce di apertura ad arco, coeve con le prime attestazioni documentarie dell’edificio risalenti alla fine del secolo XIII. A settentrione si trovava l’area cimiteriale ancora leggibile nel catasto leopoldino del 1812 assieme ad una diversa configurazione del nodo stradale presieduto dal complesso religioso. L’edificio medievale, ad aula unica con presbiterio rettilineo sub-quadrato, fu ristrutturato nei secoli XVII-XVIII quando venne ridotto in volta costruendo dall’interno le strutture che dovevano sostenerla. Il luminoso spazio è arredato con due altari laterali in stucco, di pregevole fattura, e da un altare maggiore, di gusto ligure, con le porte del coro preceduta da una balaustra di elegante disegno; l’insieme è ornato con raffinate tarsie marmoree, mensole e teste di cherubino di buona mano. Dopo il 1812 e presumibilmente non oltre il primo decennio del '900 il nucleo subì una trasformazione dovuta principalmente allo spostamento del cimitero, allora collocato a sinistra dell’edificio, ed al passaggio della strada carrozzabile per Colle di Cerignano. Il nuovo tracciato cinse il piede della scarpata naturale verso la quale il nucleo affacciava il lato occidentale e fu probabilmente questo frangente a suggerire la costruzione della scala in arenaria che sale fino al modesto sagrato antistante la facciata dove fu disposto il pronao del portico, a serliana, imprimendo un nuovo carattere all’edificio Facciata la facciata è caratterizzata da una ripida scalinata che risale dalla sottostante strada al termine della quale si trova il portico a tre campate con volte crociera rettangolari e fronte a serliana sormontato da un timpano triangolare. L’eleganza del manufatto, sostenuto da quattro colonne doriche in arenaria appoggiate su un basso parapetto, il colore delle cornici, delle membrature e delle ghiere degli archi evocano lo stile del rinascimento fiorentino ricostruito tuttavia, come ad Ugliancaldo dopo il 1812, probabilmente in concomitanza con la trasformazione del nodo viario sul quale insiste l’edificio. Il volume della chiesa emerge al di sopra con una cornice rettilinea mostrando i segni dell’innalzamento che hanno trasformato la precedente facciata, con un portale a cornice continua in arenaria, sormontato dal fregio ornato a motivi floreali, molto danneggiati, e dal gocciolatoio adattato alla dimensione dell’arco del portico addossato Impianto strutturale l’impianto strutturale è composto da un’aula rettangolare con il lato minore circa una volta e mezzo quello maggiore chiuso dalla parete rettilinea del presbiterio quadrato. L’impianto a muratura continua, probabilmente coperto a capanna, presenta una scansione a due campate rettangolari con arcate di rinforzo e catene trasversali collegate da pilastri addossati alle pareti rettilinee della chiesa medievale, più un mezzo modulo coperto a botte di mediazione con il presbiterio. Le volte che sovrastano l’aula sono a crociera ed a vela mentre s’imposta su quattro pennacchi la copertura a pseudocalotta del presbiterio. A sinistra si addossano dall’esterno due volumi con copertura ad unico spiovente, un accessorio e la sacrestia che, con il lato occidentale, delimitava il recinto cimiteriale Interno l’interno presenta un aspetto architettonicamente unitario luminoso e ben proporzionato, commisurato dalla trabeazione continua corinzia all’interno della quale s’inseriscono anche i dossali laterali, di pregevole fattura, in stucco. Sul fondo si dispone l’altare settecentesco dal ricco apparato marmoreo, incorniciato dall’arco trionfale, con la modanatura concava che ingentilisce ghiera e pilastro, collegando allo spazio più ampio della navata quello minore del presbiterio. Sulla controfacciata si trova la cantoria lignea, con parapetto a balaustri, sostenuta da travi incastrate nelle pareti contrapposte della prima campata dell’aula Presbiterio il presbiterio quadrato è delimitato da una balaustra in marmo, di buona fattura, e diviso in due dalla parete dell’altare con le porte laterali per l’accesso al coro. Il dossale, di gusto ligure, completamente in marmo con inserti policromi ed ornati bianchi, presenta una mensa sostenuta da coppie di mensole, con protome di cherubino, disposte angolo retto ed un paliotto tripartito, riccamente intarsiato con girali d’acanto speculari bianchi, su brecce rosse e nere. Sulla parete di fondo, all’interno di una cornice a stucco, si trova il dipinto raffigurante la Vergine con Bambino, San Venanzio, San Giovanni Battista e San Francesco Struttura la struttura dell’edificio è in muratura portante a con tessitura isodoma nel lato meridionale e in pietra di pezzame più eterogeneo con stuccature dei giunti nel presbiterio e nel lato settentrionale. Qui si notano maggiormente i rifacimenti della struttura utilizzando manufatti lapidei di murature precedenti ricomposti unitariamente. La parte superiore, intonacata e rifinita con cornice a guscio, copre l’innalzamento del volume per realizzare le volte ed i rifacimenti post sismici Coperture la copertura dell’edificio è su due livelli: il volume, dell’aula più alto, è a capanna con una testata di padiglione ad occidente e coperto con coppi ed embrici. Il presbiterio, più stretto del vano maggiore, presenta anch’esso una copertura a capanna con testata di padiglione ed oriente. Sul fianco settentrionale si addossano il volumi di servizio ad unico spiovente Pavimenti e pavimentazioni il pavimento dell’aula è realizzato con elementi modulari in marmo bardiglio ad eccezione della più ricca sistemazione del presbiterio, tra balaustra ed altare, realizzata con semi-esagoni bianchi e neri alternati Elementi decorativi gli apparati decorativi novecenteschi sono sobriamente declinati secondo la gamma delle tonalità calde, presentano ampie superfici monocromatiche, con inserti dipinti a motivi geometrici nelle ghiere delle arcate, e figure all’interno di cornici ben delimitate. Nella pseudo-calotta del presbiterio l’immagine di Cristo, Re dell’universo. La decorazione nel suo insieme è riconducibile all’ambiente figurativo del periodo compreso tra le due guerre (1918-1939) Elementi lignei il coro ligneo, ben conservato, presenta una partitura seriale a scanni contenuta all’interno di una trabeazione, a semplice disegno, caratterizzata in corrispondenza del modulo centrale Torre campanaria o campanile il campanile è inglobato in quel complesso di edifici medievali che fanno parte del nucleo residenziale, annesso alla chiesa. E’ una robusta torre, a base quadrata, con cella campanaria ricostruita dopo il terremoto del 1920. La parte basamentale, pur rimaneggiata, conserva tracce dell’apparecchiatura romanica dell’edificio
- Fivizzano (MS)