XI - 1164 (costruzione intero bene) La chiesa di San Vigilio fu eretta nel corso dell'XI secolo ed entro il 1164, anno della sua consacrazione. Secondo un'ipotesi avanzata da alcuni studiosi locali, l'edificio sacro consacrato a questa data si sarebbe trovato non nel luogo dell'attuale parrocchiale, bensì in quello in cui sorge la chiesa di San Volfango. Tale opinione ripetuta in numerosi testi ma basata su una errata trascrizione del millesimo 1626 riportato alla sommità della facciata di San Volfango, è da ritenersi quanto mai improbabile. 1164/09/27 - 1164/09/27 (consacrazione intero bene) L'edificio sacro fu consacrato il 27 settembre 1164 dal vescovo trentino Sant'Adelpreto. 1216/10/12 - 1216/10/12 (consacrazione carattere generale) In seguito ad imprecisati lavori di ampliamento, l'edificio fu riconsacrato il 12 ottobre 1216 dal vescovo trentino Federico Vanga. 1334/06/27 - 1334/06/27 (erezione a curazia carattere generale) Il 27 giugno 1334 la chiesa fu eretta a curazia dipendente dalla pieve di Cavalese. 1373 - 1373 (consacrazione carattere generale) Nel 1373 Bucardo, vescovo ausiliare di Bressanone, riconsacrò la chiesa dopo che era stata profananta in circostanze imprecisate. XV - 1533 (ristrutturazione intero bene) La chiesa fu ristrutturata in forme gotiche tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo. I lavori si ritengono ultimati entro il 1533, data che compare in una delle chiavi di volta dell'attuale presbiterio. 1540 - 1540 (sopraelevazione campanile) Il campanile fu sopraelevato nel 1540, data riportata da un'iscrizione rinvenuta nel corso dei restauri del 1998. La torre deve il suo aspetto attuale a questo intervento. 1700 - 1730 (costruzione cappelle laterali) Nel corso dei primi decenni del XVIII vennero costruite le cappelle laterali del Rosario e del Carmine (1700-1730 circa). Quest'ultima era dotata di una propria sacrestia, posta sul lato ovest e documentata da fotografie d'epoca antecedenti alla rifabbrica novecentesca. 1821 - 1821 (prolungamento navata) Tra il 1819 e il 1821 la navata della chiesa fu prolungata di due campate verso ovest, con la costruzione di due nuove cappelle poco profonde, simmetriche. I lavori resero necessaria la demolizione di un sacello esterno dedicato alla Madonna Addolorata, il cui altare fu traslato nella cappella prima a sinistra. Contestualmente fu costruita la balconata della cantoria, raggiungibile attraverso una scala esterna posta sul lato nord. Foto storiche pubblicate da Seppi (2000) documentano lo stato della fabbrica dopo l'ampliamento ottocentesco. 1898 - 1908 (fase preliminare ampliamento intero bene) Lo sviluppo demografico tardo ottocentesco di Moena determinò l'esigenza di ampliare la struttura della chiesa parrocchiale. La raccolta fondi e di idee venne attuata tra il 1898 e il 1908, ma l'apertura del cantiere fu ritardata dallo scoppio della prima guerra mondiale. 1908/09/06 - 1908/09/06 (erezione a parrocchia carattere generale) La curazia venne eretta a parrocchia il 6 settembre 1908. 1921 - 1923 (progetto ampliamento intero bene) I lavori per l'ampliamento della parrocchiale ripresero nel 1921, benché solo per breve tempo, dal momento che la Commissione regionale Belle Arti bocciò il progetto di ampliamento presentato dall'ingegnere Emilio Paor, che prevedeva la demolizione della cappella del Carmine oltre a quella del campanile (1922). Nello stesso anno anche un secondo progetto, elaborato da Ettore Sottsass, fu bocciato perché basato sull'inversione dell'orientamento della fabbrica. Si propose allora la costruzione di una nuova chiesa in un luogo poco distante da quella antica e fu indetto un referendum popolare per decidere il dafarsi. L'esito della consultazione del 7 ottobre 1923 rese manifesta l'intenzione della popolazione di Moena di attuare l'ampliamento. 1925 - 1926/10/01 (avvio lavori ampliamento) Nel 1925 su incarico del Comune di Moena l'architetto Giovanni Tiella elaborò un nuovo progetto per la chiesa, che prevedeva la demolizione degli ampliamenti ottocenteschi, la trasformazione dell'impianto dell'edificio da una a tre navate tramite l'apertura di arcate nelle murature perimetrali cinquecentesche e, non da ultimo, la riconversione in presbiterio della navata gotica. Tra le polemiche i lavori furono finalmente avviati nell'aprile 1926, con l'esumazione delle salme dall'antico cimitero, la cui area veniva ad essere occupata dalla chiesa ingrandita, e con lo scavo delle fondazioni. Dopo una breve pausa di due mesi imposta dall'Ordinariato Vescovile, nel giugno dello stesso anno si procedette alla prima gettata di cemento per le nuove fondamenta. In luglio furono demolite la camera mortuaria e la sacrestia del Carmine. La posa della prima pietra della nuova costruzione, il 1 ottobre, ricevette la benedizione dell'arcivescovo Celestino Endrici. 1928 - 1931 (ampliamento intero bene) Per dare seguito al progetto del Tiella, nella primavera del 1928 vennero demolite le due campate costruite verso ovest nel 1821. Seguirono poi i lavori di edificazione veri e propri, che procedettero speditamente, cosicché nel settembre dello stesso anno mancavano solo le murature del tiburio. Vennero quindi realizzate le coperture e, solo in un secondo tempo, le volte. Alla prima realizzazione la cupola crollò, rendendone necessaria la completa demolizione e ricostruzione (1929). Il nuovo progetto fu approntato dall'ingegner Domenico Spinelli di Milano. La costruzione fu ultimata tra il 1930 e il 1931. 1931 - 1931 (decorazione presbiterio) La volta reticolata del presbiterio fu decorata a fresco da Carlo Donati nel 1931. 1934/07/14 - 1934/07/14 (consacrazione carattere generale) In seguito all'ampliamento, la chiesa fu consacrata dall'arcivescovo Celestino Endrici il 14 luglio 1934. 1998 - 1998 (restauro intero bene) L'edificio fu restaurato nel 1998. I lavori, condotti sotto la direzione dell'ingegnere Paolo Mayr e dell'architetto Cristina Mayr, hanno riguardato in particolare la sistemazione degli intonaci esterni e degli elementi lapidei di rinforzo del castello campanario.
V. Don Giovanni Iori - Moena (TN)