Fino al Settecento la chiesa più importante di Cavalo fu quella di S. Zeno (dai paesani chiamata la Ciesa Vecia), sede di parrocchia già dal 1456. Verso la fine del XVIII sec., visto l'aumento demografico della popolazione del paese, si rese necessaria l'edificazione di una nuova chiesa, in posizione più centrale e comoda per le varie contrade. I lavori ebbero il via nel 1780 e si conclusero nel 1785. Alla nuova parrocchiale venne data la stessa intitolazione della vecchia, S. Zeno, mentre la vecchia chiesa di lì a poco cambiò intitolazione in Chiesa della Madonna della Salette. Risultò un edificio neoclassico, pseudeotetrastilo e facciata a capanna, con orientamento a ponente. Torre campanaria neoclassica anch'essa. Internamente la chiesa ha pianta a navata unica con due cappelle laterali e abside semicircolare. Soffittatura voltata, scandita in cinque campate. Copertura a doppia falda in coppi. Navata decorata con un ciclo d'affreschi raffigurante gli Apostoli opera delpittore veronese Marco Marcola datata 1791. Pianta La chiesa presenta un impianto planimetrico ad unica aula rettangolare con asse maggiore longitudinale; il presbiterio, ridotto in larghezza rispetto all’aula e rialzato di due gradini, si conclude con l’abside emergente a sviluppo semicircolare. Lungo i fianchi dell’aula si dispongono i quattro altari minori, due per lato, ospitati all’interno di altrettanti vani ricavati come sfondamento delle pareti d’ambito. In prossimità dell’ingresso, sono presenti due nicchie ricavate nello spessore murario, di cui quella sul fianco settentrionale ospita il fonte battesimale. Sul fianco destro del presbiterio si colloca un ambiente adibito a sacrestia e cappella feriale, comunicante con il vano absidale; sul lato opposto si eleva, di poco distaccata, la torre campanaria. Sul fianco settentrionale della navata si colloca l’edificio dell’antico Oratorio, il cui prospetto principale è arretrato rispetto la facciata della chiesa, e che si prolunga fino a collegarsi con il campanile. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, è preceduto all’esterno da due gradini; un ingresso laterale si apre al centro del fianco meridionale della navata. Facciata Facciata neoclassica, a capanna, pseudo tetrastila, rivolta ad occidente. Si ha accesso alla chiesa tramite il portale d'ingresso rettangolare, sormontato da una mensoletta protettiva. Più in alto è murata una lapide che ricorda l'edificazione del tempio e la decorazione della facciata. Sopra di essa è aperta una finestra a mezzaluna. Ai lati del portale due coppie di paraste di ordine ionico, poggianti su una zoccolatura in pietra bianca. Tra parasta e parasta sono inserite due nicchie contenenti le statue di S. Bovo e di S. Vincenzo. Frontone e timpano privi di elementi decorativi. Sulla copertura sono collocate due urnette acroteriali per ciascuno dei due spioventi. Sul vetrtici sommitale campeggia una elegante croce ferrea Strutture di elevazione Le strutture portanti di elevazione sono realizzate con muratura in lastame a spacco di pietra calcarea della Lessinia legati con malta di calce. Lungo il fianco meridionale della navata sono presenti contrafforti murari; un tirante metallico trasversale di collegamento delle strutture murarie longitudinali è posizionato in corrispondenza dell’arco trionfale. I paramenti esterni ed interni sono intonacati. Strutture di orizzontamento e/o voltate La navata è coperta da un’ampia e luminosa controsoffittatura voltata scandita in cinque settori separati da sottili costolonature a stucco in lieve aggetto: le campate maggiori con volta a botte intersecata da due unghiature laterali, si alternano a tratti minori a botte semplice. La superficie voltata è caratterizzata da un motivo decorativo che ne sottolinea la geometria e che disegna finte specchiature. La struttura voltata a copertura del presbiterio è definita dalla successione di tre campate intervallate da costolonature trasversali, di cui la prima con volta a botte con unghie laterali, la seconda a botte semplice, e l’ultima, sovrapposta all’abside, con struttura a semicalotta sferica; un articolato e ricco apparato decorativo interessa le volte del presbiterio. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad una centinatura lignea portante, ed eccezione della volta absidale, in muratura. Coperture La struttura portante della copertura a due falde della navata è costituita da un sistema di capriate lignee con sovrapposta orditura minore di tipo tradizionale; manto di copertura in coppi di laterizio. Pavimenti e pavimentazioni La pavimentazione della navata, pavimentata con piastrelle di marmi policromi, è attraversata da due fasce tra loro ortogonali, in corrispondenza degli assi principali, in piastrelle di breccia rosata e bordate da un listello di marmo verde Alpi. Il pavimento del presbiterio, a cui si accede superando due gradini in marmo rosso Verona, è caratterizzato da un motivo geometrico policromo (calcare bianco locale, marmo rosso Verona e marmo nero). Il vano absidale è pavimentato con lastroni rettangolari in nembro rosato. Le basi dell’altare maggiore e degli altari laterali sono realizzate in nembro rosato. Prospetti interni L’ambiente interno è caratterizzato da un’armonica ed articolata composizione architettonica e decorativa che interessa organicamente gli alzati e le superfici voltate. In particolare i prospetti dell’aula e del presbiterio sono regolati dal ritmo dell’ordine, modulati da una teoria di lesene con capitelli compositi, sui quali si imposta un’alta trabeazione modanata che raccorda l’intero perimetro interno; in corrispondenza del secondo e del quarto intercolumnio dei fianchi longitudinali della navata, su entrambi i lati, il partito architettonico inquadra un arco a tutto sesto che accoglie gli altari minori; le campate intermedie sono separate in due registri sovrapposti da una cornice a stucco. Il trattamento cromatico e di finitura delle superfici evidenzia le modanature in aggetto del partito architettonico. Prospetti esterni I prospetti longitudinali esterni della navata sono interessati, nella porzione inferiore, dal volume emergente che ospita le strutture delle semi-cappelle annesse alla navata (sul fianco meridionale), e dall’addossamento dell’antico oratorio (sul fianco settentrionale); il settore superiore delle pareti, dalla geometria lineare e concluso da una cornice a guscia sul fronte nord, sul fianco opposto è ritmato dai contrafforti murari e dalle ampie aperture rettangolari delle finestrature che illuminano l’ambiente interno. Una zoccolatura in lastre di pietra della Lessinia percorre il prospetto meridionale. Campanile Torre campanaria staccata dalla chiesa e addossata all'abside dell'oratorio adiacente il tempio. Interamente edificato in conci regolari di pietra della Lessinia, presenta pianta quadrata, fusto privo di elementi architettonici di rilievo eccezion fatta per una specchiatura sul lato occidentale, in cui è inserito un orologio quadrato. Torre campanaria a edicola, separata dal fusto da una cornice modanata aggettante. Sopra la cella poggia un basamento di forma quadrangolare su cui doveva poggiare la parte terminante della copertura, ma che, per problemi di carattere economico, non fu mai completata.
V. S. Zeno, 8 - Fumane (VR)