Chiesa S. Domenico

V. San Domenico - Caltanissetta Vedi la mappa

Diocesi di Caltanissetta

Informazioni

La Chiesa, una delle più antiche della città, sorge in Piazza San Domenico, ovvero in quella che un tempo era la principale piazza. Risalente al 1480 e successivamente ampliata nel corso del XVIII secolo, la Chiesa di San Domenico si raggiunge attraversando il caratteristico quartiere de “Gli Angeli”, che mantiene ancora oggi lo schema urbano medievale. La Chiesa, insieme al convento dell’ordine dei Domenicani – uno dei quattro presenti in Sicilia a quel tempo – fu fondata dal beato Reginaldo, discepolo di San Domenico, verso il 1300. Nel 1480, il conte di Caltanissetta Antonio Moncada, Signore della Città, la destinò a Pantheon di famiglia. Quando il centro abitato venne spostato più in alto, così da far nascere i quartieri di San Francesco e di San Domenico, la Chiesa divenne, con Bolla del 1518 di Papa Clemente X, la quarta Parrocchia della città. Tale rimarrà per circa un secolo. ?Nel 1600 – tra le macerie del Castello di Pietrarossa crollato in seguito ad una scossa di terremoto nella notte del 27 Febbraio del 1567 – furono rinvenuti i resti della Principessa Adelasia, nipote del Conte Ruggero D’Altavilla. La principessa morì a Caltanissetta nel 1151, forse durante una visita al castello, suo possedimento e le spoglie furono custodite nella cappella del castello. Per ordine di Donna Luisa di Luna e Vega – figlia di Pietro duca di Bivona e moglie dell’ottavo conte di Caltanissetta Cesare Moncada – il corpo della principessa venne trasportato nella Chiesa di San Domenico, dove fu tumulato. Circa cinquanta anni dopo, la corte vescovile presieduta dal Rev. Marco De Giorgis, ne ordinerà la riesumazione. Verso la fine del 1700, la Chiesa venne riedificata con dimensioni più ampie, a pianta longitudinale e a tre navate, così come si presenta ancora oggi. Ha un altare maggiore, in fondo alla navata centrale, dietro al quale si trova il Coro, sotto il cui pavimento si trovavano i locali che erano adibiti a sgocciolatoi, con nicchie per asciugare i cadaveri prima della sepoltura. Lungo le navate minori vi erano otto altari, oltre ai due in fondo: entrando, sul lato destro vi erano quelli De’ Martiri Domenicani, di San Vincenzo Ferreri, di S. Tommaso d’Aquino e della Madonna del Rosario; a sinistra, S. Pietro Martire, SS. Nome di Gesù, S. Domenico e del Corpus Domini. Il prospetto – ad eccezione della torre campanaria che restò incompiuta – venne realizzato in stile barocco, con decorazioni in pietra arenaria, come i portali d’ingresso. È convesso nella parte centrale e concavo nelle laterali.


Descrizione e/o foto tratte da www.scoprirecaltanissetta.it

Galleria fotografica

Mappa - dove siamo

V. San Domenico - Caltanissetta (CL)

La scheda riporta dati errati o hai del materiale da inviarci?
Scrivi a redazione@diciamocisi.it