Convento del Rosario

V. Regaldi - Scicli Vedi la mappa

Diocesi di Noto

Informazioni

La chiesa dedicata alla Madonna di Monserrato, oggi detta del Rosario, fu ingrandita ad opera di numerosi devoti sciclitani. Rocco Pirri in "Sicilia sacra" descrive la prima costruzione d'Essa nell'anno 1516, come si legge in Atto del notaro Antonino Militello del 1539 da cui risultano i principali benefattori: Antonino Schifitto, Paolo Ficicchia, Cola Tommaso Maltisi, Antonino di Falco, Antonino Ioccia e Giuseppe Cappitta. Il luogo per la costruzione fu scelto nella sommità del Monte Campagna, con magnifica visione panoramica del territorio e del mare sciclitano. Una statua della Vergine Maria venerata in questa chiesa compì numerosi prodigi e guarigioni di malati. Essa fu posta nella Cappella dell'Altare Maggiore nel 1648 ad opera di P. Domenico Rosa di Scicli. I miracoli sono registrati in un libro conservato nel Convento. Nel volume "Madonne Sciclitane"si narra anche di un'ampolla d'olio rinvenuta nel 1600 nella chiesa, e nella quale il liquido non finiva mai. L'olio, spalmato addosso, guariva gli ammalati travagliati da infermità. L'immagine di questa Statua prodigiosa apparve rassicurante al Gran Maestro dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, prima di sconfiggere i Turchi, intorno all'anno 1565, e , grato di ciò, donò alla Chiesa ingente bottino conquistato ai Musulmani (armi, trofei, bandiere etc.) e quaranta mortai in bronzo dei quali fusi, si fabbricò la campana che ancora oggi è attaccata all'artistico campanile della chiesa. Il Pirri riferisce che nell' "Historia Domenicana" si legge del Convento, il quale iniziò l'attività per mezzo di P. Merlino nell'anno 1556 e che il Vescovo di Siracusa Giovanni Orosco concesse ai PP. Domenicani di prendere possesso del Convento e della Chiesa il 29 aprile 1567. Il Convento era stato soppresso con Bolla del 1652 di Papa Innocenzo perchè non aveva i mezzi necessari per il mantenimento dei Monaci. Riprese l'attività mediante donazioni di terre fatte da famiglie sciclitane per cui dentro Esso fiorirono Scuole di Teologia e Filosofia dalle quali uscirono Sacerdoti di grande intelletto che si distinsero per carità, santità e perchè furono valenti predicatori del Vangelo e cultori di Lettere. Tra questi i più celebri furono: P. Bacillieri, P. Fr. Marni ( Missionario e predicatore in Spagna e nelle Indie, morto in odore di santità), P. Decio Mirabella di Scicli, P. Decio Abarca, P. Guglielmo Dinaro, P. Domenico Rosa, P. Baldassarre Rosa, P. Antonio Rosa, P. Giacinto Frasca, P. Domenico Furnari. Il terremoto del 1693 devastò soltanto il cappellone della Chiesa che fu restaurata dal predetto P. Rosa.


Descrizione e/o foto tratte da www.comune.scicli.rg.it

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