La struttura trecentesca appare pressoché inalterata; la facciata gotica è a capanna in pietra arenaria con archetti pensili e un portale cuspidato, che introduce, a un interno a navata unica, coperto da capriate. In fondo il presbiterio è tripartito da pilastri ottagonali, che sostengono archi e volte a sesto acuto, con costolature. Nelle lunette degli archi si possono ammirare le scene della vita di San Carlo Borromeo, restaurate nel 2005. Da notare ancora l'altare in pietra serena (2005), il battistero di bronzo e pietra serena (2007) dello scultore armeno, Vigen-Avetis, Icona della Vergine della Tenerezza con sullo sfondo l'icona della Vergine della Tenerezza, opera della pittrice francese Nicole de Warlincourt, e infine l'ambone in bronzo dello scultore pugliese Palù, che rappresenta il roveto ardente (2006), dal quale Dio parlava a Mosé. La bussola di accesso Degna di nota infine è la bussola di accesso (2006) che, essendo trasparente, crea un legame diretto tra la chiesa e l’umanità che le passa davanti.
Descrizione e/o foto tratte da www.sancarlo-firenze.it/chiesa_arte.html#
V. dei Tavolini 7 - Firenze (FI)
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