Eretta nel 1712 in sostituzione di un edificio medievale, appartenne a lungo ai Cavalieri di Malta, il cui stemma spicca ancora oggi sulla semplice facciata a capanna. L’interno, altrettanto sobrio e monocromo, custodisce alcune opere di grande pregio, testimonianze di diversi periodi artistici: l’altare maggiore, dedicato a San Donato e finemente decorato in marmo, è impreziosito dalla trecentesca Croce dipinta, attribuita al Maestro del Trittico Horne (anonimo collaboratore di Giotto nella Basilica Superiore di Assisi), che palesa influssi giotteschi e senesi. Un’elegante volta affrescata, illuminata dai toni dell’oro e da colori pastello, costituisce una splendida cornice per la Croce: nel 1935 infatti il pittore empolese Virgilio Carmignani dipinse le pareti e la volta del presbiterio, riproducendovi liberamente gli aaffreschi realizzati da Masaccio nella Cappella Brancacci. Completa la decorazione dell’altare maggiore un rosone con il Padre e lo Spirito Santo (opera dello stesso Carmignani) che ben si collega al Crocifisso per richiamare l’immagine della Trinità.
Descrizione e/o foto tratte da archivio.gonews.it/articolo_64457_La-chiesa-di-San-Donato-in-Val-di-Botte-la-sua-croce-dipinta.html
V. S. Donato in Poggio 9 - Empoli (FI)
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