Nel 1476, in questa vasta area, c'era un lazzaretto dedicato a San Sebastiano dove, tra il 1531 e il 1534, furono trasferite le suore francescane clarisse di Santa Maria Annunziata di Monticelli e quelle di Santa Maria Assunta di Montedomini, i cui conventi, posti fuori le mura, erano stati abbattuti nel 1529 per non offrire riparo alle truppe imperiali che cingevano d'assedio la città. Costruito un muro di divisione tra i due conventi, le suore di Monticelli adattarono la porzione a loro destinata in base alle nuove esigenze e costruirono una nuova chiesa. Lo stesso fecero le suore di Montedomini, la cui chiesa fu consacrata nel 1573, e il cui monastero fu ampliato nel 1631. L'architetto Giuseppe Del Rosso fu incaricato di riorganizzare i due conventi in un'unica struttura, atta ad accoglier il Deposito di mendicità, istituzione destinata ad ospitare i vecchi indigenti inabili al lavoro, ad assistere i bambini poveri e a isolare i minori corrigendi. La nuova struttura fu inaugurata nel dicembre del 1813 e nel 1816 trasformata in Pia Casa di Lavoro per volontà del granduca Ferdinando III (in suo onore la chiesa fu nel 1845 dedicata a San Ferdinando Re). Con l'avvento del regno d'Italia, per decreto del re Vittorio Emanuele, l'istituto venne riconosciuto come 'Opera Pia'.
Descrizione e/o foto tratte da www.palazzospinelli.org/architetture/scheda.asp?offset=2130&ID=168
V. dei Malcontenti 6 - Firenze (FI)
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