Poche sono le strutture romaniche arrivate fino ai giorni nostri: l’abside e i muri perimetrali; la torre campanaria addossata al fianco destro dell’edificio è invece di epoca moderna. Sulla lunetta sovrastante la porta d’ingresso si trova una scultura in terracotta invetriata riferita alla bottega del Buglioli raffigurante San Giovannino nel deserto. L’opera sembra risalire ai primi anni del XVI secolo. Al suo interno, la Pieve si presenta divisa in tre navate delimitate da pilastri a base quadrata. Le decorazioni e gli affreschi sono riferibili alla fine del Settecento quando l’edificio viene sottoposto a una marcata opera di restauro per volere del pievano Francesco Burlagli da Moncioni. La chiesa subisce altri interventi anche all’inizi del ‘900 e in tempi recenti sono stati sottoposti a restauro gli affreschi interni. Numerosi sono i dipinti su tela di epoca seicentesca. Curiosa la Decollazione del Battista: collocata sopra l’altare maggiore dopo il restauro, è stata realizzata dal pittore Ciacci (XVIII sec.) riproducendo un’opera di Giovanni da San Giovanni conservata presso il museo della Basilica di San Giovanni Valdarno. Da notare anche gli ovali riproducenti scene di vita del Battista, attribuiti al pittore aretino Ricci (XVIII sec.).
Descrizione e/o foto tratte da www.comune.cavriglia.ar.it/la-pieve-di-san-giovanni-battista
V. Umberto Giordano - Cavriglia (AR)
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