Considerata durante il Medioevo come il gioiello di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista nel corso del tempo ha subito numerose trasformazioni che ne hanno cambiato ‘il volto’ in maniera significativa. Si tratta ad ogni modo del primo edificio sacro ad essere realizzato al di fuori delle mura cittadine. Fu completata nel 1233. Originariamente destinata ad ospitare le nove monache penitenti di Accon, giunte a Matera al seguito del Vescovo Andrea dalla Palestina, nel 1480 il luogo fu abbandonato perché ritenuto troppo isolato e pericoloso e rimase in tale stato fino al 1695, quando Monsignor del Ryos lo riaprì, conferendo alla struttura il suo nome attuale. Ovviamente per la riapertura si resero necessarie modifiche importanti all’edificio, con una conseguente sovrapposizione di stili architettonici. Nonostante gli interventi che si sono succeduti nel corso del tempo, all’interno la chiesa conserva ancora una forte impronta medievale, grazie soprattutto all’abate Marcello Morelli che nel 1926 fece rimuovere molti interventi settecenteschi per riportare alla luce l’originario stile medievale della chiesa. Attualmente la stessa ospita molte opere importanti dei più rappresentativi artisti locali: Altobello Persio, Vito Antonio Conversi, Pasquale Calabrese, Ercole Raduzzi, solo per citarne qualcuno.
Descrizione e/o foto tratte da www.visitmatera.it/san-giovanni-battista.html
V. San Biagio - Matera (MT)
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