Nella prima metà del cinquecento furono allungati i fianchi, aperte le porte laterali , innalzata la nuova facciata, costruita la sagrestia e tripartito l’interno con poderose arcate Le pareti interne furono coperte di affreschi e furono acquistati una croce astile di Monte di Mattuccio, uno dei più noti orafi ascolani del quattrocento, un prezioso turibolo d’argento ed una pietà di terracotta policroma di arte settentrionale. Tra il XVII ed il XIX sec. l’architettura della chiesa subì manomissioni e lacerazioni per essere conformata al predominante gusto barocco . Questo ciclo di interventi si concluse praticamente verso il 1830. Successivamente, nel secolo scorso, nuovi interventi di restauro hanno liberato definitivamente l’edificio di tutte le sovrastrutture barocche.
Descrizione e/o foto tratte da appignanoproloco.com
V. Roma 130 - Appignano Del Tronto (AP)
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