La Pieve, Plebs, primitivamente indicava la comunità rurale dei battezzati con la chiesa battesimale, matrice di tutte le chiese minori del distretto nelle quali non si somministrava il battesimo. Nell’Italia centromeridionale, dove non esisteva l’istituzione della Pieve, le parochiae avevano tutte il fonte battesimale a differenza delle parrocchie centrosettentrionali. La Pieve in genere sorgeva in un luogo compitum (da com petere, giungere, adunarsi), dove in precedenza vi era il culto agreste pagano. Il compito era un punto d’incrocio di varie vie che dividevano i poderi. Il compito era il tradizionale luogo di convegno, concilium pagi, degli abitanti dei villaggi attigui. I magistri pagi, assistiti da quattro ministri, facevano in giorni addetti le rituali offerte, compitalia, agli Dei, sacrificando un porco, ovini o un toro, suovetaurilia, sugli altari all’aperto. I compitalia si facevano il 5 gennaio, cioè al termine della semina ed erano preceduti da i saturnali dal 17 al 19 settembre in onore di Saturno fondatore e protettore dell’agricoltura per i Romani. Inoltre le rituali offerte propiziatorie erano rivolte anche all’anima dei defunti virtuosi che divenivano geni tutelari, lari compitali. Successivamente nel compito venne eretto un tempietto il quale aveva uno o più ingressi a seconda del numero delle strade che vi convergevano...
Descrizione e/o foto tratte da www.pieveasettimo.it/ita/origini
V. della Pieve 44 - Scandicci (FI)
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