Nel corso del Duecento ci fu anche il rifacimento in stile romanico dell’edificio. A inizio Novecento la chiesa era ormai fatiscente e fu completamente rimaneggiata, ma negli anni Sessanta venne ripristinata la sobria e armoniosa facciata originale. Quest’ultima, unica superstite della chiesa romanica, è formata da bozze in pietra arenaria squadrate. La sua peculiarità, che la differenzia da altre facciate dell’aretino dello stesso periodo, sta nella presenza di due fasce orizzontali in travertino. Dal retro si apprezzano l’abside semicircolare e il grazioso campanile a vela. Nel piccolo interno, a navata unica, si segnalano un Crocifisso di autore ignoto, datato al XV/XVI secolo, una tela con il Martirio di San Sebastiano nell’abside e la statua della Madonna del Rosario nell’altare di destra. Da molti anni, nel giorno del Venerdì Santo, nel grazioso piazzale della chiesa si svolge il “Processo a Gesù” che dà inizio alla “Passione di Cristo”, una delle più famose e suggestive del territorio aretino. In seguito le scene, egregiamente interpretate da una sessantina di attori, si spostano sulla zona collinare del paese.
Descrizione e/o foto tratte da www.amarantomagazine.it/news_dett.php?id=239
Loc. San Zeno - Arezzo (AR)
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