Diocesi di Massa Marittima - Piombino
La parrocchia San Lorenzo Martire di Castagneto Carducci appare nelle storia attraverso l’atto di fondazione dell’Abbazia di San Pietro in Palazzuolo di Monteverdi dove, fra le numerose donazioni di beni vicini e lontani, effettuate da Walfredo Ratcauso, viene nominata anche Castagneto. Si desume che, essendosi trattata di una comunità consolidata da tempo, potesse essere dotata di una chiesa, con molte probabilità annessa al Castello di Castagneto Carducci, ma non certamente provabile perché non sappiamo se sono stati effettuati lavori o restauri di cui non sono giunte notizie ai giorni nostri. E non si conosce neppure l’estensione di questo territorio non essendo nota l’esistenza di eventuali monasteri o castelli. Non abbiamo più, per alcuni secoli, altre notizie su Castagneto e sulla sua chiesa. Dopo quell’epoca di silenzio, solo il 5 Novembre 1401 il Conte Duccio Dea (Andrea) che rivestiva le onorificenze di cittadino e senatore pisano, nonché Conte di Castagneto, scrisse un testamento dettagliato nel palazzo castagnetano dove diceva che voleva essere sepolto o nella Chiesa di San Lorenzo Martire o in quella di San Francesco in Pisa. Nell’anno 1500 accaddero molti fatti importanti per il nostro paese, ad esempio nel 1563 ci fu un terribile attacco piratesco di cui scrisse, don Mario Aurici, una particolare descrizione nell’ultima pagina del primo registro battesimale. Nel 1570, invece, allargando sempre di più il territorio castagnetano, si costruì un proprio mulino che venne messo in funzione da due mugnai, Mario di Ponente e Simone di Cesare (condannati per frode di gabella) e, solo otto anni dopo venne concessa una terra a Ludovico Serristori che, successivamente, vi costruì un palazzo tuttora esistente a Castagneto. Sul finire di questo secolo, soprattutto bonario per Castagneto, Baldassarre Ceuli, Conte e possessore di Segalari effettuò un benefizio con annessa cura portante il titolo di San Martino, che ancora oggi viene usato per denominare la chiesa di Segalari, che furono congiunti alla pieve di Castagneto. Intanto i pievani della parrocchia di San Lorenzo Martire si susseguivano : nel 1595 comparve don Cesare Chiarelli che venne sostituito, anche se per breve tempo, da don Camillo Reali di Stazzema. Il successivo pievano fu don Giuliano Bonanni che morì nel 1645. Nei cinque anni successivi vi fu don Giovanni Battista Fantini seguito da don Marc’Antonio Cailli di Volterra nel 1652 e da don Pier Marco Franceschini nel 1654. Sempre parlando di pievani, nel 1668 il Conte Guido presentò al vescovo della diocesi di Massa Marittima don Attilio Palla per farlo diventare pievano di Castagneto.
Descrizione e/o foto tratte da www.alphabeto.it/castagnetocarducci/castagneto/chiesa_san_lorenzo.htm
V. Indipendenza 25 - Castagneto Carducci (LI)