Diocesi di Firenze
Le origini della chiesa di S. Maria a Greve o a Scandicci sono molto antiche. Il primo documento che riguarda la zona — anno 978 — rientra nella dotazione della Badia fiorentina da parte della fondatrice, la contessa Willa. Nella Bolla pontificia emessa a Ferrara da Gregorio Vili — 6 novembre 1187 — e diretta a Guido, e ai confratelli che, con lui vivono in comunità, non solo venivano riconfermati i privilegi concessi da Lucio III, papa dal 1181 al 1185, ma prese anche sotto la protezione di Roma le «cappelle» dipendenti dalla pieve e, tra esse, quella di santa Maria a Greve e l'ospizio di Scandicci. Il patronato di S. Maria a Greve nel XIV secolo dai Cistercensi di Settimo, passò alla prioria di S. Romolo in Piazza (Piazza Signoria in Firenze); privilegio che, in seguito, per la soppressione di quella chiesa, fu trasferito al proposto e al clero di S. Michele in Orto (Orsanmichele). Nel XVIII secolo, S. Maria a Greve diventò parrocchia del tutto soggetta al vescovo diocesano di cui era censuaria. È dal XVI secolo che S. Maria a Greve ha incominciato ad assumere particolare importanza. Stava diventando infatti epicentro di varie chiese parrocchiali appartenenti ai pivieri vicini e luogo dove, accanto all'agricoltura, sorgeva un artigianato zonale. La sua presenza si evidenziava sotto l'aspetto di vita cristiana. Quasi a salvaguardia della contrada, si era voluto un tabernacolo della Madonna sul ponte sulla Greve, poco dopo il mille, e ne sarebbe stata affidata l'affrescatura, dopo diversi secoli, « a Lorenzo di Bicci del luogo. La "Compagnia" dell'Annunziata che fino dal XIV secolo sostituì l'Opera che aveva fornito alla chiesa arredi e lumi, più che un'assistenza esequiale, svolse azione caritativa a favore degli infermi donando soccorsi di ogni genere ai sofferenti. Benefattori della "Compagnia" dell'Annunziata furono i Viti, i quali, nel XVIII secolo, costituirono un fondo per dare annualmente due doti a fanciulle del popolo in prossimità delle nozze. La "Compagnia" si era costruita anche un proprio Oratorio. Il 21 maggio 1688 la chiesa ottenne il titolo di "prioria" e il 15 novembre 1949, quello di "propositura". Negli ultimi decenni la popolazione ha avuto un incremento straordinario: da poche migliaia di persone ha raggiunto il numero di diciottomila. L'edificio della chiesa che nel 1894 conservava ancora alcune parti antiche fu completamente trasformato ed ampliato. In tale occasione venne messo in luce un affresco della maniera del Gaddi (XIV secolo) che si trovava sulla antica facciata. L'affresco molto deteriorato rappresenta la Madonna con il Bambino, S. Scolastica e S. Benedetto.
Descrizione e/o foto tratte da www.santamariascandicci.it/site/la-storia
P. Benini 1 - Scandicci (FI)