Diocesi di Lucca
Viareggio, dopo le operazioni di bonifica programmate da Bernardino Zendrini, cominciò a crescere rapidamente passando dai circa 400 abitanti del 1740 ai 1.762 del 1782 e poi ai 3.579 del 1820. Di quel periodo è pure la costruzione della prima darsena viareggina che testimonia l’importanza che aveva già assunto l’attività marinara e cantieristica nel contesto dell’economia della città. Nel l820 Viareggio fu elevata a rango di città e, sempre nello stesso anno, Maria Luisa di Borbone, Duchessa di Lucca, dettò precise norme in materia urbanistica che regolamentavano il futuro assetto del territorio. Fu stabilito infatti che ogni nuova costruzione dovesse essere autorizzata dal regio architetto Lorenzo Nottolini, il quale avrebbe stabilito il luogo più adatto alla realizzazione di ogni nuovo fabbricato, “avuto riguardo della regolarità delle strade ed ornamento della città”. Il Nottolini redasse anche il piano regolatore di Viareggio, riprendendo lo schema già tracciato a suo tempo dal Valentini, che peraltro si rifaceva, a sua volta, all’impianto urbanistico impostato dall’ingegner Azzi nel 1682. Dal piano del Nottolini si può rilevare che la città si sviluppava lungo le direttrici monti-mare e sud-nord partendo dal canale Burlamacca che rappresentava il fulcro dell’economia cittadina, ma anche il limite estremo. Il successivo sviluppo, conformemente alle previsioni del Nottolini, fu condizionato e stimolato dalla nascita e dal successivo incremento dell’attività turistica a partire dal 1828, data della costruzione dei primi due stabilimenti balneari di Viareggio: il “Nettuno” e il “Dori”, rispettivamente per gli uomini e per le donne (secondo la morale del tempo). La rapida crescita della città è anche testimoniata dalla realizzazione della chiesa di Sant’Andrea, ultimata nel 1844. Ma l’Ottocento è un secolo di radicali trasformazioni della realtà economica e del tessuto urbanistico della città. Fra il 1860 e il 1870 sorgono sulla spiaggia, dal canale a piazza Mazzini, tutti gli stabilimenti balneari su palafitte che caratterizzeranno Viareggio come uno dei centri turistici e mondani più rinomati d’Europa. Nel 1871 fu realizzata la seconda darsena, la darsena Toscana; dai cantieri navali scendevano in mare superbi velieri e la marineria velica viareggina in quegli anni aveva una consistenza di circa 200 “legni” che solcavano le rotte di tutti i mari del mondo.
Descrizione e/o foto tratte da www.sanpaolino.eu/fotobasilica.html
V. sant'Andrea 221 - Viareggio (LU)