Diocesi di Firenze
La Pieve di san Vincenzo a Torri si trova sulla via Empolese nell'omonimo comune. Di origine medievale è ricordata in documenti del 1058. Nonostante abbia quasi 1000 anni le informazioni storiche che ci sono giunte non sono molte. Tale carenza è senz'altro dovuta alle numerose azioni di guerra di cui il luogo è stato teatro; note sono infatti le scorrerie di Castruccio Castracani nel 1325 e nel 1326 per poi giungere fino ai bombardamenti dell'ultima guerra mondiale. In ogni caso la pieve governava un territorio composta dieci chiese suffraganee che però non le garantivano un buon tenore di vita visto che nel 1260 il suo rettore, Dino Amati, si impegnò a versare solo 7 staia di grano per il mantenimento dell'esercito fiorentino mentre tra il1276 e il 1303 pagò solo 16 lire annue per le decime. Se la situazione economica era scarsa non così l'importanza strategica del luogo che nel 1279 venne scelto dalla contessa Beatrice che qui firmò il suo testamento, dalla sopracitata scorreria di Castruccio Castracani e infine nel 1355 divenne il capoluogo della Lega del comune di Torri. Alla fine del XIV secolo la proprietà era della famiglia Leoni di Firenze, per poi passare di mano nel 1425 alla famiglia Palmieri e successivamente, nel 1608, ai Bernardini sotto il cui patronato nel 1615 venne costruito l'oratorio della Compagnia, per poi essere oggetto del padronato di varie famiglie. Un primo restauro noto risale al XV secolo seguito, da un secondo effettuato tra il 1745 e il 1767. A quest'ultimo risalgono sia il portone di ingresso sia gli altari laterali. Con l'avvicinarsi ai giorni nostri le notizie si fanno più puntuali anche in riferimento all'esistenza di un inventario delle opere d'arte del 1863 ad opera di Carlo Pini. La chiesa non subì gravi danni in occasione del terremoto del 18 maggio 1895. Nel decennio 1930-40 è la volta di un restauro con modifiche neoromaniche in parte rimosse con i restauri del XX secolo che ha portato in luce le strutture romaniche in particolare nella zona absidale, dove per le nuove esigenze liturgiche è stato demolito l'altare maggiore barocco. L'esterno della chiesa non presenta particolari di rilievo, la facciata intonacata mantiene i caratteri settecenteschi, è di stile sobrio, e si estende in larghezza con al centro il portale in pietra (1768) sul quale è presente una apertura a forma di campana. Sullo stesso portale è presente un frontone a forma curva sul quale è presente una testa di cherubino. La finestra a forma di campana è circondata da pietra serena. Un tempo, a ricordo del possedimento da parte della famiglia Leoni, era presente lo stemma di maiolica della famiglia, purtroppo andato distrutto in un tentativo di furto. Sui lati della chiesa la canonica a destra e un altro edificio sulla sinistra e che insieme formano un'unica superficie insieme alla facciata della chiesa stessa. L'edificio sulla sinistra gode del prolungamento del tetto della chiesa mentre sulla parte posteriore la torre campanaria, a sezione quadra, forma un tutt'uno con la costruzione qui illustrata.
Descrizione e/o foto tratte da www.divina-misericordia.eu/parr-s-vincenzo-a-torri
V. Empolese 11 - Scandicci (FI)