Si tratta di una antica chiesa benedettina risalente al XII secolo per lungo tempo assoggettata all’Abbazia di Farfa. Inizialmente a pianta rettangolare con navata unica che terminava con l’abside, nel periodo fascista fu ristrutturata e modificata, con l’aggiunta di un’altra navata, più grande, perpendicolare alla prima. Il tetto è a capanna, realizzato con capriate in legno a vista; la facciata è elegante ed abbellita da un grande rosone appena sotto il frontone. La lunetta subito al di sopra del portone contiene 39 mattonelle in ceramica raffiguranti tutte insieme scene di santi: vi si riconoscono San Vito, Sant’Antonio e la Madonna Assunta in cielo. Posta in aderenza al lato corto contrapposto all’abside si trova la torre campanaria, alta e massiccia, attraverso cui occorre passare per entrare in chiesa; particolare non di poco conto perché insolito nella nostra provincia, seppure abbastanza comune nelle strutture ecclesiastiche dipendenti dall’Abbazia di Farfa. Il campanile è reso più grazioso dalla presenza di bifore in prossimità della vetta, che termina a guglia, ed ospita due campane. Ai piedi di San Vito si trova una ampia e splendida valle, al di là della quale si trova Settecerri; verso est si collega agevolmente con Macchia da Sole ed i borghi disabitati di Cannavine e Piano Maggiore.
Descrizione e/o foto tratte da www.paesiteramani.it
Fraz. San Vito - Valle Castellana (TE)
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