Diocesi di Spoleto - Norcia
La chiesa di San Michele Arcangelo, ubicata nella splendida piazza Silvestri,1 fu edificata a cavallo dei secoli XII e XIII dai maestri Binello e Rodolfo, come attesta un'iscrizione collocata sul capitello di sinistra del portale2. La facciata, romanica con coronamento orizzontale, è divisa verticalmente da quattro paraste ed orizzontalmente da due cornici marcapiano su corsa di archetti pensili. Essa è il risultato dei lavori di ristrutturazione eseguiti negli anni '50, con i quali vennero eliminate le forme barocche conferite alla stessa con una precedente ristrutturazione settecentesca. Così fu ripristinato il grande "occhio" centrale che un tempo doveva accogliere il rosone. Elemento caratterizzante della chiesa sono i tre portali. Di particolare interesse quello centrale, che ha per stipiti parti di cornici romane parzialmente rilavorate realizzandovi ricchi bassorilievi ornamentali medievali. Nel capitello di sinistra è rilevato il drago trafitto da S.Michele che sul libro aperto mostra in versi leonini: michael vt leo vince certamine vero qvi similis deo svperbia maledixero, più sotto è incisa l'iscrizione con il nome degli architetti sopra ricordata. Sul capitello di destra è invece scolpito un angelo con la croce e cartiglio: avxilivm miseris perfectis gavdia praesto praecepto domini librvm mvnere gesto. Il portale mediano e sovrastato da un arco a tutto sesto ripartito in tre fasce: l'interna decorata a girali d'acanto e l'esterna intarsiata con mosaici cosmateschi. Le porte laterali sono invece sovrastate da due trifore, e da cornici di archetti pensili. L'imponente campanile, che si eleva sulla parte destra della chiesa, è di costruzione posteriore. Ha forma quadrata con cuspide esagonale e una piccola bifora sulla facciata della chiesa. Sopra la chiesa si aprono due finestre arcuate e più in alto, sopra ad una cornice di archetti pensili, la cella campanaria caratterizzata da una trifora per ogni lato, partita da esili colonnine gemellate. L'interno ripropone le classiche tre navate con colonne sostenenti capitelli corinzi, il presbiterio sopraelevato di 13 gradini sopra la cripta e termina in un ampia abside semicircolare. Nella navata di sinistra si conserva un Crocifisso (XV sec.) con ai lati sagome lignee della seconda metà del XVII secolo, raffiguranti una Madonna dolente, Santa Maria Maddalena e San Giovanni Evangelista, attribuite al Providoni.5 In un vano attiguo al presbiterio, è conservata la statua d’argento di S. Vincenzo (vescovo martire patrono della città) sopra un ricco seggio, opera di Peter Ramoser (1785). Ai lati della scalinata che sale al presbiterio si trovano gli accessi alla cripta, coeva alla chiesa, ripartita in quattro navatelle con colonne sostenenti archi e crociere con sottarchi.
Descrizione e/o foto tratte da www.umbria.ws/content/chiesa-di-san-michele-arcangelo-bevagna
P.Zza F. Silvestri 7 - Bevagna (PG)
