Il piccolo santuario, sorge su una chiesa del Duecento variamente ricostruita nel corso dei secoli, in particolare alla fine dell'Ottocento, quando è stato eseguito un rifacimento radicale degli interni ad opera dell'architetto Tagliaferri. Il santuario è oggi il maggior esempio di arte e architettura neogotica ottocentesca in città. Collocato a fianco della Basilica di Santa Maria delle Grazie, non ha una vera e propria facciata e si accede sul lato sud del doppio chiostro del convento, con al centro una fontana. L'interno presenta una pianta rettangolare composta da più livelli: si accede all'aula a piano terra dal lato nord, è disposta a ferro di cavallo attorno al nucleo centrale del presbiterio, situato anch'esso sul lato nord, ed è caratterizzata da innumerevoli lesene, cornici e affrescature, e da una serie di finestre sul lato opposto a sud; L'aula inferiore, disposta come l'aula superiore attorno al presbiterio ed a cui si accede tramite scalinata, è separata dall'aula superiore da delle colonne tortili e dalla balconata in marmo; Il presbiterio, di poco rialzato dall'aula alla quota inferiore, si trova al centro di questa disposizione delle aule, ed è distinto per la presenza di un recinto in ferro, protetto da balconata con inserti marmorei e tortili realizzando una distinzione netta tra lo spaziodestinato ai fedeli e all'officiante. All'interno è presente l'altare maggiore riccamente decorato con al centro la pala d'altare che mette in risalto l'antico affresco della chiesa andata perduta della Madonna delle Grazie alla Conchiglia. Tutta la chiesa è riccamente decorata, con marmi e terrecotte, ed affrescata, in stile neogotico. Elementi decorativi Il santuario della Madonna delle Grazie assume una preziosa decorazione neogotica, con marmi, terrecotte e affreschi realizzati appositamente. La decorazione marmorea viene commissionata al lapicida rezzatese Davide Lombardi, che riproduce nei plinti delle colonne alcuni simboli mariani. La stuccatura delle lesene e delle innumerevoli cornici viene affidata invece alla famiglia Pedruzzi di Bergamo. La decorazione dipinta, realizzata con la tecnica della tempera a encausto, viene eseguita da Modesto Faustini, al quale si devono l'Annunciazione e la Visitazione ai lati dell'altare e le figure di Cristo, della Madonna e dei Santi nei medaglioni presenti nelle lunette e sugli archi. Alla morte dell'autore i lavori vengono portati a termine da Cesare Bertolotti, che realizza la Crocifissione di Cristo, la Nascita, lo Sposalizio e l'Assunzione della Vergine nei trittici a lato dell'altare e Personaggi dell'Antico Testamento nelle lesene circostanti. Il soffitto del presbiterio, con sfondo blu rivestito di stelle dorate, è opera dei pittori Salvi, Franchini e Chimeri. Impianto strutturale La chiesa ricalca la struttura di un edificio preesistente solo in alcuni punti, mentre è stata interamente modificata con gli interventi di restauro totale realizzati verso la fine del XIX secolo ad opera dell'architetto Tagliaferri. La pianta, disposta a ferro di cavallo su due livelli e ricoperta da volte a crociera, è stata realizzata per permettere la massima visibilità al luogo, oggi l'attuale presbiterio, in cui era presente l'antico affresco della Madonna. L'impianto strutturale è composto da pietre, ciottoli e mattoni in cotti, rivestiti internamente, quasi nella sua totalità, da stuccature e modanature in marmo.
V. delle Grazie 13 - Brescia (BS)