Diocesi di Firenze
Fin dall'XI secolo era sorta a Borgo S. Lorenzo una Confraternita religiosa detta "dei Battuti" (dall'uso che avevano i suoi componenti di flagellarsi per penitenza). Tale Confraternita aveva il proprio oratorio fuori porta Sant'Andrea, al margine orientale del paese. Nel corso dei secoli i Battuti avevano edificato, assieme all'oratorio, degli ambienti annessi che servivano per le loro attività e per ospitare i pellegrini. La chiesa doveva avere il consueto orientamento con l'altare rivolto ad est e l'ingresso ad ovest ed occupava in parte la superficie dove si trova l'attuale santuario. L'altare maggiore era sormontato da una cupola rettangolare, mentre un piccolo ambiente sotterraneo fungeva da cripta. In corrispondenza dell'attuale porta centrale del santuario si trovava un altare laterale dedicato a S. Stefano, mentre, sul lato opposto, una porta conduceva in un chiostro con al centro un pozzo. Secondo la tradizione, in occasione del Giubileo indetto per l'anno 1400, una compagnia di pellegrini tedeschi in viaggio verso Roma, si fermarono presso la Confraternita dei Battuti a Borgo S. Lorenzo. Durante la loro sosta i pellegrini furono sorpresi da una terribile epidemia di peste che li costrinse ad una rapida fuga, abbandonando sul posto la sacra immagine lignea del Crocifisso, che avevano al seguito quale simbolo della loro fede. Per ospitare degnamente la sacra immagine, che si dimostra ottima opera di uno scultore del XIV secolo, i Battuti eressero un tabernacolo a sinistra dell'altare maggiore della chiesa ed in suo onore mutarono la denominazione della confraternita in “Compagnia del Corpus Domini”, rinunciando alla tradizionale cappa bianca per adottare quella nera, più confacente alla Passione del Signore. Da tale uso la confraternita assunse anche la denominazione di “Compagnia del Corpus Domini, detta de’ Neri”. Nel frattempo si era notevolmente sviluppata la devozione da parte dei cittadini del Mugello per la sacra immagine del SS. Crocifisso, in virtù anche delle numerose grazie che dispensava. In particolare il SS. Crocifisso veniva invocato per la cessazione delle epidemie, dei terremoti delle siccità e delle alluvioni. La straordinaria attenzione da parte delle popolazioni del Mugello (fin dal 1579 compare nei documenti la definizione di “SS. Crocifisso dei miracoli”) aveva fatto aumentare notevolmente le rendite della Confraternita, che le destinava anche ad opere di carità (la Confraternita era anche detta “della Misericordia”). Nel 1684 l'arcivescovo di Firenze. Jacopo Morigia, dopo aver assistito personalmente ad un miracolo del Crocifisso, stabilì che la sacra immagine fosse esposta alla pubblica venerazione solo il giorno dell'Epifania (quando veniva portata in solenne processione - che fu successivamente spostata al giorno di Pasqua - per le vie del paese) e che, in ogni altra occasione, l'esposizione avvenisse solo dietro autorizzazione vescovile. Il 25 dicembre del 1710 i confratelli della Compagnia del Corpus Domini deliberarono di edificare un nuovo oratorio che ospitasse più degnamente la sacra immagine e che potesse contenere la folla che, sempre più numerosa, accorreva in adorazione. La nuova chiesa, progettata dall'architetto Girolamo Ticciati, sorse con pianta centrale sormontata da una grande cupola. Il 25 luglio 1743 fu solennemente inaugurata la nuova costruzione, e da allora, proprio all'ultima Domenica del mese di luglio fu stabilita la celebrazione della festa del SS. Crocifisso. Il Crocifisso fu posto all'interno di un monumentale altare centrale, mentre su quello di sinistra fu poi collocata la tela col Transito di S. Giuseppe di Giuseppe Folchi ed in quello di destra il dipinto raff. il Battesimo di Costantino opera di Ignazio Hugford (entrambe le opere sono ancora visibili nel santuario). Nel 1754 fu completata la facciata con l'aggiunta del loggiato progettato dall'architetto Giuseppe Ruggeri.
Descrizione e/o foto tratte da www.parrocchiaborgosanlorenzo.it/p31.htm
C. Giacomo Matteotti 216 - Borgo San Lorenzo (FI)