Diocesi di Lucca
Costruita sulle rovine di una precedente Chiesa (mensionata già nel 795) e sull'area che fu il "Foro" della Lucca Romana, la Chiesa attuale di s. Michele risale, nelle sue forme essenziali in stile romanico-lucchese, al sec. XII (datazione MCXLIII sul pilastro sinistro dell'arco trionfale). L'impianto è quello classico basilicale, con tre navate divise da due file di colonne con bellissimi capitelli romanici. La copertura a volte delle navate risale al sec. XVI. La suggestiva bianca mole della Chiesa, circondata da arcate cieche, si presenta asimmetrica nell'alzato delle navate laterali e ardita nella svettante facciata, decorata da svariate colonnine e rosoni. La facciata che emerge isolata sopra il tetto dà a tutto l'edificio una personalissima difformità rispetto alle altre Chiese lucchesi. Nei fianchi predomina il romanico lucchese con colonne aggettanti dal muro tra le quali spiccano finestre a nicchia archiacuta, ornate con motivi zoomorfi nell'intradosso. Il lato sud, come l'abside, è ornato da loggia. Caratteristico anche il campanile, impostato su parte del transetto destro. Sul timpano della facciata domina l'arcangelo Michele (h. 3,75) tra due angeli che annunziano la vittoria sul drago. Al centro di quello che fu e resta il centro civile e culturale della Città di Lucca, la Chiesa di s. Michele da sempre è punto di riferimento obbligato nel contesto sociale, artistico e storico cittadino. Nell'età medioevale giunse a svolgere anche funzione di sala pubblica per l'amministrazione della giustizia. Dal punto di vista ecclesiastico fruì per secoli di autonoma giurisdizione sotto la guida di un Vescovo "Decano". Al suo interno conserva, oltre lo stupendo romanico delle colonne e dei ricchi capitelli, preziose opere d'arte. Tra queste sono da segnalare: n. 12) Crocifisso policromo di scuola lucchese del sec. XII; n 3) Madonna col Bambino in terracotta policroma attribuita ad Andrea della Robbia (1435-1525); n. 11) SS. Rocco, Sebastiano, Girolamo ed Elena, tempera su tavola di Filippino Lippi (1457-1504); n. 15) Lo sposalizio della Vergine Maria, olio su tavola di Agostino Marti (1523). Singolarissimi quanto non sufficientemente conosciuti sono infine i graffiti medioevali conservati sulla maggior parte delle colonne e raffiguranti per lo più animali esotici e motivi floreali: si noti sulla 5a colonna a sinistra il "castello", sulla 4a "l'elefantino" e sulla 2a il soldato "Turchio Paulo".
Descrizione e/o foto tratte da www.parrocchie.it/lucca/unitacentro/mipale/arte/smichele/artfr_i.htm
P. S. Pierino 11 - Lucca (LU)