Diocesi di Firenze
L'Abbazia di S. Salvatore e S.Lorenzo a Settimo è uno scrigno di tesori che testimonia tutta la ricchezza della sua storia, delle nostre terre e della civiltà europea. L'Abbazia, uno dei monumenti più importanti del patrimonio nazionale, collocata nei pressi del fiume a circa 7 miglia dal centro di Firenze, ai confini con Lastra a Signa, fu fondata verso la fine del primo millennio su iniziativa della famiglia feudale dei conti Cadolingi, signori di Borgonuovo (l'odierno Fucecchio), ma una forma di presenza monastica esisteva in quel luogo fin dalla tarda epoca longobarda, in un'isola fra gli acquitrini, un tempo sede di culto pagano. Nell'epoca romanica i Cadolingi vi chiamarono i monaci Cluniacensi dalla Francia e nell'XI sec. vi fu la presenza dei Vallombrosani di S.Giovanni Gualberto richiesti da Guglielmo detto Bulgaro della famiglia dei Cadolingi, feudatari della zona. Fu proprio sotto l'abbaziato del Gualberto che si svolse la famosa "Prova del Fuoco" di Pietro Igneo, che decretò la sconfitta della simonia e l'affermazione della linea riformista del papato di Gregorio VII. Nel XIV sec. il monastero fu munito di possenti fortificazioni proprio con il contributo del Comune di Firenze, che lo riteneva punto strategico e snodo fondamentale fra la via Pisana, l'Asse Cadolingio della Francigena e l'Arno, fiume allora navigabile, su cui transitavano i beni necessari per la città. Fondamentale fu infatti l'opera dei monaci per la regimazione ed il controllo delle acque e il loro sfruttamento economico, e per la bonifica e messa a coltura di tutta la piana a sud-ovest di Firenze, compresa la forestazione di Monte Morello. L'Abbazia attraversò momenti di decadenza a cavallo di vari periodi storici, subendo anche spaventosi assedi, come quello dei Lanzichenecchi di Carlo V alla fine del 1529, ritrovando sempre però la capacità di generare arte e cultura.
Descrizione e/o foto tratte da www.scandiccicultura.eu/patrimonio-culturale/abbazia-di-badia-a-settimo.html
V. S. Lorenzo 15 - Scandicci (FI)