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I matrimoni nel Nord Italia

I matrimoni nel Nord Italia

Un'interessante carrellata delle tradizioni che vengono rispettate nell'Italia del Nord in occasione di un matrimonio

Paese che vai usanze che trovi, vecchie tradizioni tornano per ricordare usi e costumi di un territorio e l’Italia porta con se tante usanze diverse in base alla regioni perché, si sa,  il Belpaese è il risultato di tante storie unite insieme. Le tradizioni cambiano da Nord a Sud e fanno dell’Italia quel paese dalle mille sfaccettature unico nel suo genere. E quando si parla di matrimoni, le peculiarità territoriali non sono da meno.
Dal meridione al settentrione e viceversa, lungo tutta la penisola, si celebra il matrimonio seguendo lo stesso rituale, laico o religioso, che si arricchisce di dettagli e pratiche particolari in base alle tradizioni regionali.

Siamo nel Nord Italia, nella fascia segnata dalle punte decise delle Alpi e dalle verdi distese della Pianura Padana e già qui, man mano che ci si sposta di regione in regione o addirittura di città in città, gli sposi dicono il tanto atteso sì in modalità e riti unici e irripetibili.
Molte delle tradizioni secolari presenti nelle varie regioni sono andate perdendosi nel tempo, sta agli sposi la scelta di un matrimonio che attinge, più o meno profondamente, alle usanze territoriali.

A Milano, per esempio, le coppie che si sposano in chiesa possono scegliereil rito ambrosiano in sostituzione del classico rito romano. Cosa cambia? Poco, dettagli che magari rispecchiano di più i gusti dei futuri coniugi. Entrambi per esempio attraversano la navata insieme e una volta che si sono scambiati le fedi vengono sottoposti al rito della velazione: i testimoni o i genitori di entrambi tengono un velo sul capo degli sposi in segno di protezione e benedizione dello Spirito Santo. Per rimanere in Lombardia, terra dove non si rinuncia allo spirito imprenditoriale nemmeno il giorno del sì, ritorna spesso il rito del taglio della cravatta: durante il ricevimento, gli amici dello sposo cercano di vendere i pezzetti della sua cravatta agli ospiti, con la scusa di raccogliere soldi per il viaggio di nozze.
A Venezia, non possono mancare le gondole: cosa c’è di più romantico che uscire dalla chiesa e attraversare la laguna sulle imbarcazioni tradizionali? Ebbene, usanza vuole che gli sposi ormai uniti in matrimonio salgano in gondola, adeguatamente ornata per l’occasione, per fare foto o recarsi al luogo del ricevimento, magari con al seguito schiere di parenti e amici che solcano la laguna.
In Trentino Alto Adige, per gli sposi più tradizionalisti, si celebra il matrimonio invernale, con abiti tipici della regione e una slitta che porterà gli sposi fino al banchetto nuziale. Alla fine del ricevimento gli amici dello sposo potrebbero decidere, per fede di tradizione, di “rapire “ la sposa e girare per i locali della zona. Sarà compito del testimone cercare di “riagguantarla” e riportarla dal suo sposo.
In Val d’Aosta non si rinuncia al matrimonio di domenica mattina quando l’evento viene annunciato da spari di mortaretti.
A Verona, culla della storia d’amore più romantica, il matrimonio con rito civile viene celebrato nella casa di Giulietta, unico grande amore di Romeo, in una scenografia da favola con un risvolto decisamente migliore rispetto ai due innamorati shakespeariani.

Lasciando da parte luoghi comuni che vogliono i matrimoni del Nord più sobri e ristretti rispetto a quelli meridionali, c’è da dire che si è più contenuti nel numero di invitati, raramente si superano le 150 persone, e hanno una durata più breve. Meglio o peggio? Nessuna delle due o entrambe, il segreto di un matrimonio perfetto non sta nella regione di appartenenza ma a quanto sono bravi gli sposi nell’organizzazione generale dell’evento. Un consiglio: inserire piccole pratiche legate alla tradizione, darà un valore aggiunto alle vostre nozze.

LeValentine

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